Cromorama (Id, 2017): è uno dei migliori saggi italiani che abbia letto. Riccardo Falcinelli è (copio dalla wiki) grafico e teorico del design, insegnante di psicologia della percezione all'ISIA di Roma.
NOTA: ISIA sta per Istituto Superiore per le Industrie Artistiche. E' parte del sistema universitario italiano.
Nella veste che ci interessa qui, lo potremmo definire un tuttologo.
Normalmente dispregiativo, qui uso il termine con ammirazione.
Cromorama è un saggio sul colore e il design: sono circa 450 pagine farcite di foto, immagini e altra grafica. Ottima stampa per una ricca edizione Einaudi, libro esteticamente piacevole e bello... 450 pagine, dicevo, per un totale di 25 capitoli e un paio di appendici.
Ogni capitolo porta il nome di un colore, ogni colore diventa la scusa o il punto d'arrivo per il racconto di una serie di... mettiamola in questi termini: è quasi un'enciclopedia sul Colore, se l'enciclopedia fosse scritta con un certo umorismo e le voci fossero impostate come divertenti e interessanti aneddoti.
I capitoli spaziano dall'arte all'industria, dalla storia alla psicologia, dalla fisica alla biologia.
Si parla di 'immaginario cromatica della società attuale', la storia di come si sia formato il 'nostro sguardo'.
Funzioni, aspetti sociali, origini ed evoluzioni dei colori: dipinti, stampa, macchine, capelli.
Ogni cosa colorata diventa fonte di informazioni e approfondimento.
Perché le matite gialle vendono di più? La serializzazione e l'industrializzazione: tinta unita come segno distintivo del Prodotto. Tiziano e Pantone. Mondrian, Warhol. Pittura e grafica, e grafica dipinta.
L'azzurro oltremare del lapislazulo, storia dei pigmenti e del loro posto e costo. La litografia, la fotografia, il cinema.
Funzionamento degli occhi e del cervello: come percepiamo i colori psicologicamente e neurologicamente. La stessa bibita bevuta da lattine di colore diverso sembra di sapori diversi (è un esperimento: non si tratta della stessa bibita prodotta in stabilimenti diversi, perché in quel caso avrebbe un sapore diverso. Nota mia).
Apple con l'iMac, i trapani verdi e neri della Bosch, ovviamente la Ferrari ma soprattutto la Coca Cola.
Il colore dei cibi, storia della carota. Il colore per customizzare: tanto le proprie macchine quanto la propria persona, capelli e vestiti.
...potrei andare avanti.
Falcinelli realizza un volume che avrebbe, e lo intendo come uno dei massimi complimenti possibili nel reame della saggistica, potuto essere scritto da Mary Roach.
Tutto il testo sembra un'unica, arguta digressione. Alcuni capitoli potrebbero risultare meno interessanti di altri, ma non è necessario interessarsi di design, lavorare nel settore o avere una... ehm: 'passione per il colore'. Per apprezzare Cromorama bastano occhi funzionanti e un minimo di interesse per il mondo.
NOTA: l'autore adotta un preziosismo grafico per citare fonti e rimandare alle immagini pubblicate. I numeri delle note, invece di essere nel testo, a piè di pagina o a fine capitolo, sono a margine: non è comodissimo, ma è un vezzo perdonabile.