Flying Colors: eccellente film giapponese del 2015 diretto da Nobuhiro Doi. Il titolo originale giapponese sarebbe Biri Gyaru: il secondo termine non ha bisogno di spiegazione perché identifica uno dei gruppi femminili più famigerati del Giappone (abbronzate, bionde, facili); il primo indica qualcuno con il più basso punteggio negli altrettanto famigerati esami delle scuole giapponesi.
In pratica, il titolo originale, si potrebbe tradurre in: Ragazza facile e scema.
Il film è l'adattamento di un circa omonimo romanzo di grandissimo successo e racconta la storia della suddetta ragazza scema che decide di diventare intelligente e per bene, e si affida alle cure di un volenteroso e illuminato professore di una 'scuola privata' che l'aiuti a entrare in una delle più esclusive università di Tokyo.
Cram school. Non credo ci sia un'appropriata traduzione italiana: qualcosa tipo il CEPU.
Ripetizioni e corsi intensivi per superare esami o recuperare deficit educativi/formativi.
Il romanzo è stato scritto dal professore in questione e racconta di una vera studentessa.
Il romanzo non si trova in inglese né italiano.
E' un po' commedia e un po' dramma. Riesce contemporaneamente a muovere una forte critica al temuto sistema scolastico giapponese, nonché a tutto il sistema sociale a partire dalle famiglie, ma allo stesso tempo offrire speranza e la classica equazione tra determinazione e successo.
...se non successo reale, almeno esistenziale.
E' un film straordinariamente pieno di emozioni, interpretato con passione da tutti gli attori e, nonostante il contesto genuinamente nipponico, esprime e trasmette una storia e personaggi che risuoneranno senza difficoltà.
Sayaka è al penultimo anno di liceo in una scuola dove si viene promossi senza studiare, diretta verso l'università annessa alla scuola, dalla quale uscirà senza abilità o futuro. Sayaka pensa solo alla moda e a divertirsi con le sue amiche. E' bionda, indossa abiti succinti (non è abbronzata e non la dà via) e tutti la considerano una stupida. A partire dalla sua famiglia: ha un padre che la ignora perché interessato solo al figlio maschio e al sogno di farlo diventare un giocatore professionista di baseball.
Sayaka è in una scuola che la ignora dove i professori la chiamano perdente ma non hanno alcun interesse a farle cambiare rotta, un padre che la ignora e la chiama idiota se/quando si interessa fuggevolmente a lei.
Sayaka è convinta di essere una nullità e vuole godersi la giovinezza perché sa che non avrà un futuro da adulta.
Il peggio della società e del sistema istituzionale giapponese che, però, non rappresenta l'interezza del Giappone.
Sayaka ha una madre e una sorella minore. Le tre donne sono molto unite e si supportano a vicenda.
La madre si sacrifica per tenere insieme la famiglia: massacrandosi di lavoro fuori e dentro casa per consentire al padre di occuparsi solo del figlio sportivo, e alle due figlie di condurre esistenze decenti e amate.
E' proprio grazie al sacrificio e all'infinito interessamento della madre, se Sayaka deciderà di provare la cram school dove insegna Tsubota.
Tsubota è un professore devoto e idealista dall'aspetto sfigatino, molto intelligente e, soprattutto, pieno di vocazione e amore per i propri studenti. Moderno e 'ribelle' verso l'atteggiamento dei professori istituzionali, ma non verso il sistema scolastico: il problema non sono gli esami e lo stress, le prove continue che distruggono la psiche di migliaia di studenti giapponesi ogni anno; il problema sono i professori che non assistono con la dovuta partecipazione le peripezie dei propri studenti.
Tsubota non deride mai Sayaka, la prende in giro ma non la umilia o sminuisce: le insegna tutto e la stimola e spinge a scoprire forza di volontà e intelligenza dentro di sé.
Il film racconta un periodo di un anno e mezzo circa che culmina con gli esami per l'accettazione alla prestigiosa università dove Sayaka decide di provare a entrare.
In questo periodo, l'influenza positiva di Tsubota su Sayaka genera un effetto a cascata che adrà ad alterare e migliorare la vita di tutte le persone correlate: a partire dalla famiglia di Sayaka fino agli altri studenti della scuola di Tsubota.
Sayaka è interpretata da Kasumi Arimura; Tsubota da Atsushi Ito.
Come spesso succede per i film giapponesi particolarmente belli, la mia valutazione è basata dal numero di pianti individuali di mia moglie durante la visione: concentrati nell'ultimo terzo di film, ammontano a tre. L'ultimo dei pianti è durato per quasi tutto il finale in un crescendo fino a occhi da panda.
Lo definisco un successo raro e con pochi eguali.