A Letter to Momo (Momo e no Tegami): lungometraggio animato realizzato da Production IG nel 2011. E' diretto da Okiura, il regista del Jin-Roh animato. Visto che da poco ho visto quello coreano, e visto che da poco è arrivato su Netflix, ho pensato di recuperare questo film.
E' animato molto bene. Molto bene. Personaggi straordinariamente espressivi.
Soggetto e trama... bah. Tutto banale.
Protagonista adolescente. Muore il padre, la madre la costringe a trasferirsi nella sua città natale... indovinate un po'? Cittadina rurale costiera giapponese.
Ormai sembra che non si possa fare un lungometraggio animato in Giappone senza menarla con la vita sana e le comunità felici dei piccoli centri urbani di pescatori e contadini.
Comunque... lei fatica ad adattarsi al nuovo ambiente e la madre è assente perché deve trovarsi un lavoro che le sostenga entrambe.
In soffitta vivono 3 mostri che solo la protagonista può vedere.
A questo punto sarebbe lecito aspettarsi un viaggio nel mondo dei mostri... e invece no! Sorpresa.
Tutto si ambienta nella cittadina: i mostri sono scemi ma non nocivi e aiuteranno la protagonista a crescere e risolvere i suoi conflitti esistenziali/emotivi con il padre morto e la madre incupita.
Se l'animazione fosse stata inferiore, l'avrei probabilmente mollato.
Si guarda davvero con estremo piacere: è davvero molto ben animato. Non parlo di un prodigio della tecnica, ma di qualità artistica nella rappresentazione (specialmente) di corpi e volti.
La storia è certamente ben sviluppata, ma è trita e, tristemente, ricorda troppo una produzione Ghibli.