Nier - Automata, Long Story Short (Id, 2018): una piacevole e davvero inaspettata sorpresa. Ho acquistato la novelization dell'omonimo videogioco più per feticcio che per altro: la mia aspettativa standard nei riguardi delle novelization è sempre molto bassa.
Questo è il primo di due volumi, il secondo contiene storie brevi e sarà pubblicato più avanti, prodotti da Square e acquistati per il mercato internazionale da Viz.
Partiamo da qui: le traduzioni dal giapponese di Viz sono famigerate. Spesso portate avanti da traduttori senza nome, spesso profondamente infelici.
Qui c'è qualche refuso, ma il traduttore ha un nome; c'è qualche difettuccio, ma è complessivamente un testo di gradevole lettura.
Merito dell'autore, merito del traduttore? Chissà, non importa. E' una bella edizione.
Dicevo: questo primo libro è la novelization del gioco. Comincia presentando la storia dalla prospettiva di 2B, poi passa a 9S verso metà, finisce alternando 9S e 2A nel finale: esattamente come il videogioco.
Tra un capitolo e l'altro, offre alcune prospettive da personaggi minori (sempre sull'orma del videogioco): ci sono alcuni dettagli, alcuni approfondimenti in più rispetto alla storia originale di Yoko Taro.
Il romanzo è scritto da Jun Eishima/Emi Nagashima, autrice specializzata in questo genere di produzione, autrice interna di Square, ma anche stimata e apprezzata, vincitrice di un premio letterario in patria.
Long Story Short offre esattamente quanto richiesto da un fan: la fedele riproposta in formato letterario delle scene principali del gioco, cutscene e boss fight compresi, a cui aggiunge qualche dettaglio in più per espandere il lore. Niente di maggiore.
Ci sono persino alcune delle side quest.
Ci sono quelle simpatiche, in alcuni casi geniali, spiegazioni di elementi del gameplay che, in un libro, devono essere spiegati per avere senso... tipo il respawn dei nemici durante il backtracking.
La narrazione è veloce e c'è più attenzione ai dialoghi che ai combattimenti; il narrato è composta da frasi brevi che riprendono lo stile del parlato dei personaggi del gioco. La forma narrativa è un po' uneven: a volte riassunto di eventi del gioco, a volte cronaca a bollettino, a volte in terza persona, a volte in prima.
Tanto per fare un'idea: alcune side quest sono raccontate dettagliatamente con i personaggi che partecipano e vengono descritti nelle loro azioni, altre sono riassunte brevemente o affidate a dialoghi o commenti 'fuori campo'.
A partire dal salvataggio di 9S, la trama cambia leggermente rispetto al gioco: alcune parti vengono tagliate.
E' comprensibile: quando un film adatta un libro, deve tagliarne parti perché il film è più veloce di un libro; quando un libro adatta un videogioco deve fare lo stesso: un libro è più veloce di un videogioco (o almeno di uno come Nier).
Un esempio su tutti: non c'è Emil. Completamente e stranamente tagliato via da tutto il romanzo. Considerando l'importanza e la notorietà del personaggio, una scelta imprevedibile: un minimo riferimento non avrebbe dato fastidio. Forse sarà presente nel secondo libro.
Molto apprezzato, non vedo l'ora esca il prossimo.
Tornare al mondo di questo Nier è stato commovente.
NOTA:
su amazon italia non è più disponibile, quindi non posso linkare la cover in fondo al post.
SPOILER SPOILER SPOILER
Il finale del libro è il finale E del gioco.