Incredibles 2: sembra incredibile siano già passati 14 anni dal primo film. Il molto atteso seguito di uno dei migliori film Pixar, ancora una volta diretto dal sempre ammirevole Brad Bird.
Mi ha deluso.
E' stato un mega successo ed è certamente divertente ma... la storia sembra costantemente mancare il punto.
Sono passati 14 anni, ma il film comincia riprendendo la vicenda a partire dal finale aperto del primo.
I supereroi sono ancora illegali. Sconfitto il nemico dell'introduzione, la nostra famiglia di eroi viene contattata da un super riccone appassionato di supereroi: vuole il loro aiuto per aiutarli a far tornare legale il supereroismo.
Mr. Incredible, però, ha un potere troppo violento e il super riccone preferisce che il progetto sia capitanato dalla moglie.
Fin qui è tutto perfetto.
In una mezz'ora circa sono stati introdotti 2 temi fortissimi: disparità tra i sessi e tensione matrimoniale.
Mr. Incredible si sette messo in sordina dal successo della moglie, la moglie gode del proprio successo ed è entusiasta dall'essere uscita dall'ombra ingombrante del marito.
Lei va in giro a combattere il crimine, il sogno di lui; lui sta a casa a badare ai figli, quello che lei dichiarava di voler fare.
E' notevole ed è drammatico, e ovviamente viene lasciato così. Non viene approfondito.
E' un film per tutta la famiglia, non può essere drammatico: non può mostrare genitori che divorziano o soffermarsi troppo sulla gelosia e la lotta tra i sessi.
Va bene. E' chiaro che sia e debba essere così.
Allora per quale motivo iniziare il discorso?
La prima mezz'ora del film e il resto sembrano sconnessi: i due genitori discutono, litigano proprio. Lui è invidioso, lei è esultante. Lei si dimentica completamente della famiglia godendosi il proprio successo. Lui è devastato dalla responsabilità dei figli.
...poi tutto viene dimenticato. Entra in scena il supervillain, la cui identità è tristemente ovvia fin da subito.
C'è qualche combattimento.
C'è il finale felice.
E' divertente ma resto a guardare, senza capire, perché la sceneggiatura abbia introdotto elementi maturi in una pellicola che non avrebbe mai e poi mai avuto la possibilità di sviscerarli.
L'animazione è molto bella ma niente di più.
I film Pixar hanno spesso quel meraviglioso effetto in più, film dopo film, che mostra l'avanzamento tecnologico infinito e il potenziale dello studio; qui hanno scelto di riproporre praticamente lo stesso aspetto del film del 2004: va bene, però manca quel gusto eccitante dell'incredibile che i film Pixar, visivamente, sono spesso riusciti a dare.
La scena più emozionante di tutto il film, l'unica con un minimo di verve creativa, è la sequenza con la madre sulla moto e il treno. L'idea che la moto possa sfruttare le proprietà particolari del corpo della madre è ottima.
Tutto il resto è senza infamia.
Troppo spazio a Jack Jack. Divertente la prima volta, anche la seconda: troppo in scena e diventa noioso.
Almeno, nessuno dei figli è antipatico.