The Dragon Prince: la logica comincia a diventare apparente. Netflix prende autori famosi per animazioni di culto storicamente perseguitati da mancanza di fondi, li copre di soldi (relativamente) e si produce in esclusiva la speranza di un nuovo cartone animato americano di culto.
Groening e Disenchantment sono stati un flop, completamente diversa sorte invece per la nuova opera di Aaron Ehasz, quello di Avatar the Last Airbender.
Nove episodi di durata canonica... non mi risulta ci siano informazioni sull'uscita della seconda parte e/o sulla sua durata complessiva. Questa produzione sta giocando meno apertamente di quanto malamente arrischiato dal succitato Groening.
Sta riscuotendo successo e ottime recensioni: ci sarà una seconda parte. Prima o poi.
Setting high fantasy classico (come Disenchantment): anni prima dell'inizio della storia, l'umanità è entrata in guerra con gli elfi e le altre creature magiche.
Due motivi del contendere: 1) l'umanità ha scoperto una nuova fonte di energia magica ulteriore a quelle tradizionali degli elementi, la capacità di utilizzare la vita degli esseri magici per alimentare incredibili incantesimi appropriatamente definiti dark magic. Ovviamente alle creature magiche questa cosa non è piaciuta: le due fazioni sono entrate in guerra. Il re dei draghi si era fatto 'garante' del mantenimento dello status quo. 2) Il re dei draghi viene ucciso con la dark magic e l'uovo del suo unico figlio distrutto.
Guerra totale.
L'umanità è rappresentata come l'aggressore ma ci sono torti in entrambe le fazioni.
Il tema centrale è: i giovani vogliono la pace, gli adulti non riescono a dimenticare e vogliono portare avanti la guerra.
A inizio serie, un gruppo di assassini elfici vuole fare secco uno dei 5 re umani.
L'assassinio riesce.
I due figli del re e la più giovane degli assassini si trovano insieme con in mano l'uovo del principe drago e una missione che potrebbe portare pace nel mondo, se solo gli adulti non si frapponessero.
Il tono è evidentemente quello di successo di Avatar: serietà di fondo, un po' di comicità garbata, personaggi caratterizzati molto bene, il giusto di misto di world bulding e azione.
A proposito di azione: il character design non è molto originale ma gradevole, l'animazione è particolare. E' volontariamente scattosa: è realizzata utilizzando una tecnica che riduce il numero di frame dando un effetto di stuttering che dovrebbe assistere nell'offrire la finzione di una realizzazione con tecniche d'animazione tradizionale. In realtà è in cg con del cell shading: l'effetto è buono, nel senso che maschera benissimo la propria essenza 'computerizzata', ma lo stuttering è seriamente fastidioso.
...da che mondo e mondo, la qualità dell'animazione risiede (anche/soprattutto) nella sua fluidità.
A parte questa considerazione personale, tutto in The Dragon Prince funziona benissimo: la storia è buona, la sceneggiatura è meglio; i personaggi sono ben rappresentati, il doppiaggio è di qualità con persino alcune scelte curiose come l'accento scozzese della protagonista. E' moderno ma non credete agli strilli che lo vorrebbero una specie di Trono di Spade animato: è una produzione per tutti ma in particolare per YA.
Volendo proprio criticare la sceneggiatura: lo scarso numero di episodi costringe i personaggi ad alcune scelte infelici, comportamenti scemi e in generale a non motivare in modo approfondito certe scelte che causano problemi e sviluppo della storia.
...c'è un personaggio femminile adulto probabilmente positivo che sembra fare tutte le cose a modo tranne l'ultima: non voglio fare spoiler, ma si lascia raggirare in modo troppo ingenuo.
Ecco, l''unico reale problema di The Dragon Prince è proprio la sua durata: questi 9 episodi funzionano come una lunga introduzione, finiscono con un piccolo cliffhanger e sembrano giusto l'assaggio per qualcosa che meriterebbe diverse stagioni di sviluppo. Allo stesso tempo, per attrarre il pubblico, mettono sul fuoco una gran quantità di materiale intrigante, ma niente viene sufficientemente sviscerato.
Speranzosamente ci sarà di più e sarà ancora meglio.
SPOILER SPOILER SPOILER
Non viene dichiarato apertamente ma il re è ovviamente non morto. La sua anima sarà nel corpo del pappagallo.
Il mago di corte è il villain ma i suoi figli, nonostante le affabili caratterizzazioni, non sono da meno.
Nell'ultimo episodio, l'uovo si schiude e nasce il principe dei draghi.