Extinction: fantascienza horror targata Netflix. Bisognerebbe trovare una nuova definizione per inquadrare un tipo di produzioni che sarebbe assolutamente ingiusto e scorretto chiamare B-Movie, non sono film della Asylum, ma che certamente non arrivano ad avere i valori produttivi delle produzioni tripla A. E non sono indipendenti.
Potremmo chiamarli Original Netflix Movies.
Diretto da un tale Ben Young, interpretato da Michael Pena e Lizzy Caplan. Lei è certamente la tipica attrice per Netflix, Pena invece sfora un po' lo stereotipo perché in piena ascesa come attore... anche se ancora solitamente relegato a co-protagonista in buddy movies (essendo non bianco).
Non fatevi ingannare da alcuni pareri entusiastici in giro per la rete: è una merda.
Michael Pena è un padre di famiglia con moglie e due figlie. Amorevole ma, da qualche tempo, distratto e lontano a causa di violenti incubi ricorrenti dove vede 'alieni' invadere la Terra e uccidere tutti.
Non è l'unico a fare questi sogni e c'è una specie di grossa distrazione narrativa, ben studiata, per suggerire l'idea che si tratti di un grande Total Recall... e invece.
Il film è una merda.
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...e invece tutti quelli che pensavate fossero umani, sono in realtà androidi tipo Blade Runner che, decenni prima, hanno rivoluzionato il mondo e scacciato gli umani dal pianeta. Gli alieni quindi sono in realtà umani con strane armature senza senso che rivogliono il pianeta indietro.
Il film finisce con l'invasione degli umani e i replicanti che si rifugiano in un complesso di basi sotterranee preparate in vista della guerra.
Ah. Molti replicanti hanno deciso di farsi cancellare la memoria per non ricordare gli orrori della guerra. Senza motivo hanno anche deciso di farsi credere umani invece di mantenere la consapevolezza della propria natura artificiale.