A Quiet Place: mi ha dato le stesse emozioni del primo Insidious. Conseguentemente diventa il nostro horror (action) preferito dal 2010.
E' stato un successo, un seguito è già in produzione.
Non stranamente è una piccola produzione quasi indipendente, dove il 'quasi' dipende dal fatto di essere una pura produzione hollywoodiana realizzata sfruttando conoscenze personali, un budget ridicolo ma mezzi di sviluppo assolutamente di primo livello.
Michael Bay produce. Paramount distribuisce.
A Quiet Place, però, è il frutto del duro lavoro di John Krasinski.
Chi è? Io non ne avevo idea. E' il marito di Emily Blunt. E' un attore televisivo non particolarmente famoso che deve il suo successo alla versione americana di The Office. Attualmente è il nuovo Jack Ryan per Amazon.
Qui interpreta il co-protagonista, dirige il film e ha co-scritto la sceneggiatura.
Emily Blunt è l'altra protagonista.
Ci sono poi 3 (4) attori bambini.
Finiti gli attori coinvolti nel film.
E' il 2020 o giù di lì e la razza umana è stata praticamente spazzata via dalla faccia della Terra da mostri.
I mostri sono una via di mezzo tra una versione mignon del mostro di Cloverfield e i clicker di The Last of Us: sono delle bestie indistruttibili, cieche, attratte dal suono. Sono, in effetti, delle gigantesche orecchie antropomorfe con denti e artigli.
Emily Blunt e suo marito sono sposati anche nel film e hanno 3 figli. La più grande dei figli è sorda dalla nascita e tutta la famiglia è fluente nel linguaggio dei segni.
La sceneggiatura è smart e non offende lo spettatore spiegandogli le cose più semplici, ma lascia chiaramente intendere come la possibilità di comunicare silenziosamente sia una delle basi del successo nel sopravvivere della famiglia.
All'inizio del film è già passato qualche tempo dalla comparsa dei mostri e i nostri eroi sono sistemati piuttosto bene con sistemi di difesa, routine di ricerca cibo e beni, etc etc.
Tutto nel più religioso silenzio. Basta un rumore, un sussurro e... SNIKT! Il mostro arriva e ti ammazza. I mostri sono parecchi e sono ovunque.
Il setting ha delle trovate assolutamente geniali: la sabbia per terra per attutire il rumore dei passi, l'utilizzo della luce per comunicare. Ci sono eccellenti trovate in ogni scena. Vero e proprio world building.
Tutto sembrerebbe andare decentemente, salvo due problemi: Emily Blunt è incinta e prossima a partorire; i figli sono degli spacca coglioni. Uno è un vigliaccone bastardo, l'altra è una stronza, l'altro è un idiota.
Non sono i soliti attori bambini odiosi, sono decenti e ben caratterizzati: sono solo bambini egoisti che non capiscono le necessità richieste dalla loro vita.
Clamorosamente teso e senza soste, A Quiet Place è originale, ben recitato, squisitamente diretto, notevolmente scritto ed è con gioia e aspettativa che ne aspetteremo il seguito.
SPOILER SPOILER SPOILER
John muore. L'ultimo apparecchio acustico da lui costruito per la figlia risuona sulla frequenza dei mostri causando loro disorientamento e dolore, rendendoli vulnerabili.
Nessuna spiegazione è data sull'origine dei mostri.