What The Hell Did I Just Read (Id, 2017): inaspettatamente, a distanza di 5 anni dal secondo libro accolto non proprio con lo stesso entusiasmo dell'esordio, Jason Pargin aka David Wong è uscito con un altro libro seguito del cult John Dies at the End.
Non c'è molto di nuovo e il libro, pur più breve dei precedenti, risulta fin da subito ripetitivo dei soliti concetti e luoghi. C'è un'importante differenza: questo terzo libro è molto più precisamente strutturato per essere parte in una serie. Il finale è aperto con modifiche dello status quo che invitano a un ulteriore seguito, vengono introdotti svariati personaggi che ulteriormente invitano a un seguito, sono impostate tutta una serie di situazioni che... etc etc.
Potessi dimenticare di aver letto i due precedenti, questo sarebbe un libro davvero interessante e fuori dal comune. Essendo uguale ai due precedenti, risulta solo passabile.
I tre protagonisti: John, David e Amy sono sempre i soliti dal primo libro. Undisclosed è sempre il solito buco di merda pieno di mostri come neppure Sunnydale. John è sempre un idiota, David è sempre un depresso, Amy è sempre inutile.
Uno degli aspetti assolutamente positivi del libro sono i capitoli scritti da John.
Pargin prosegue con l'artificio letterario dei libri scritti dal suo alter ego David Wong come cronache delle proprie sovrannaturali avventure: in modo più uniforme e organizzato rispetto ai precedenti, i capitoli di questo terzo libro alternano la voce primaria di David a quella di Amy e John. Spesso però perdendo un po' il filo delle persone narrative e dello stile proprio.
Quando funziona, specialmente (anzi soprattutto) la voce di John è ottima.
I suoi sono capitoli comici, parodie d'azione come Last Action Hero piene di citazioni pop gestite con discreta intelligenza, non troppo ovvie o facili. Apprezzo davvero non siano ditate negli occhi ma inserite nel testo senza contesto o spiegazioni (spesso, non sempre): c'è un capitolo fantastico con John e diverse citazioni dai Batman di Nolan e film di John Woo... è tutto molto bello, poi però David le spiega nel capitolo successivo e l'incanto si rompe, la stupidità irrompe e Pargin dimostra di non fidarsi davvero dei suoi lettori.
La trama non vale la pena raccontarla: ci sono i soliti mostri orribili e impossibili, tutto di nuovo giocato su alterazioni della percezione. Più interessante lo sviluppo della relazione tra David, depresso border line, e Amy, fidanzata che vorrebbe mollarlo ma rimane per pena. Sono parti scritte molto bene, Pargin è un bravo scrittore: sono le idee a scarseggiare.
SPOILER SPOILER SPOILER
Gli eroi non vincono ma sopravvivono e scongiurano un'altra apocalisse. David accetta di farsi curare per la depressione, circa. Tutto il resto è invariato.