Megalo Box: concettualmente il cartone più strano della stagione. Realizzato per festeggiare i 50 anni di Ashita no Joe (Rocky Joe), Megalo Box è una reinterpretazione fantascientifica della storia originale prodotta da TMS .
Non esattamente Rocky Joe nello spazio, ma un Rocky Joe con esoscheletri potenzianti e un super torneo di pugilato mondiale, e un contesto sociale di gente stra ricca che vive nelle città automatizzate, e gente povera che vive western fuori dalle città, privi persino di nome e identità.
Come spesso succede, le produzioni più strane sono quelle capaci di svincolarsi dalla mediocrità ed esaltarsi inseguendo e realizzando obbiettivi d'intrattenimento chiaramente artistici.
Megalo Box è un anime bellissimo realizzato a mano con le più alte tecniche e qualità contemporanee, ma pienamente ispirato allo sporco tratto originale, china e righe e ombre degli anni '70.
Senza esagerare di una virgola: Megalo Box possiede, oggi, un aspetto assolutamente unico nel panorama dell'animazione giapponese. Non si fanno letteralmente più cartoni in questo modo. Non li fanno più così da anni.
Francamente anche solo per le sue scelte estetiche, Megalo Box sarebbe un cartone da seguire e guardare: in più è ben scritto e recitato.
Il protagonista all'inizio non ha nome: non è un cittadino, non ha documenti d'identità, è trattato come un cane da rifiuti. Sopravvive facendo il pugile illegale underground insieme al suo allenatore: vendono incontri per un criminale locale, scommesse e soldi.
Il futuro Joe, però, vuole di più. Vuole riscattarsi, vuole dimostrare di non essere un fraud ma un vero combattente.
Stringe un patto con il diavolo (il criminale), ottiene una falsa carta d'identità ed entra insieme al suo allenatore (e ad alcuni bambini dei bassifondi) nel super torneo di pugilato mondiale.
E' l'ultimo pugile della classifica e non ha praticamente possibilità di entrare nelle fasi eliminatorie superando i gironi (per così dire e spiegare), quindi si inventa un gimmick per far parlare di sé e scalare la classifica più in fretta possibile: sfida tutti i pugili più forti e combatte senza usare gli esoscheletri. Praticamente fa a botte a mani nude contro dei 'cyborg'.
Ovviamente, Joe vince e vince fino a entrare nella fase finale. Non è uno spoiler, è ovvio.
In 13 pochi episodi, la sceneggiatura riesce a inserire di tutto: la crescita e il background dei protagonisti, le storie e le sofferenze degli altri pugili affrontati da Joe, la rivalità e la caratterizzazione del Campione Juri (paragon della lotta con esoscheletri e front man della società più avanzata del mondo), il setting sociale del futuro con tanto di musica rap giapponese (eccezionalmente apprezzata dal pubblico, non da me).
Lo staff coinvolto in Megalo Box è largamente composto da esordienti o persone con poca esperienza, stupefacente siano riusciti in una produzione di così valorosa.
Nell'organigramma delle serie giapponesi di qualità, laddove Kamuy e Galactic Heroes sono a capo di questa stagione: Megalo Box è a lato. E' l'esterno che non risponde a nessuno. E' a lato non solo di questa stagione, a lato della cultura produttiva degli anime giapponesi degli ultimi 10 anni almeno, facile degli ultimi 15 o 20.
Non posso che ripetere e sottolineare l'unicità di questo anime: l'aspetto visivo senza paragoni, la serrata narrazione sportiva di pugilato, il setting culturale tipico della sfida dell'underdog contro il sistema codificato e vincente.
Sono anni di qualità nel Giappone animato televisivo: c'è molto fermento e attività e nuovi trend capaci di scuotere e riscuotere inaspettato successo. Megalo Box è fuori dal comune anche per questi rinnovati standard di sperimentazione.
SPOILER SPOILER SPOILER
Joe arriva alla finale con Juri. Juri si fa togliere l'esoscheletro per combattere alla pari.
Arrivano al 13° round e Joe lo batte per ko. Un anno dopo, Joe si è ritirato ed è tornato a vivere libero nei quartieri derelitti ma caldi del fuori città; Juri è paralizzato e bazzica anche lui questi scenari dopo essere stato scaricato dal suo datore di lavoro (con rammarico ma determinazione spietata).
Tutto sommato, rispetto soprattutto al drammatico finale dell'originale, Megalo Box ha una chiusura positiva e felice.
Concettualmente adatto a festeggiare i 50 anni di Ashita no Joe, offrendo speranza invece dell'orrore tragico della morte di Joe.