Golden Kamuy: adattamento animato in 12 episodi (più il solito OAV in uscita prima o poi) dell'omonimo manga. In concomitanza con l'uscita dell'ultimo episodio è stata annunciata una seconda stagione, o un second cour (chi lo sa), per ottobre.
E' un manga che leggo ed è di rara eccezionalità, originale e bello.
L'adattamento animato gli rende ottima e fedele giustizia.
E' prodotto dal giovane Geno Studio, lo studio d'animazione formatosi per concludere la realizzazione di Genocidal Organ, già fattosi notare per il particolare Kokkoku (prima o poi finirò di guardarlo). Uno studio d'animazione che, almeno da questi suoi primi passi, sembrerebbe programmaticamente interessato a storie seinen realmente mature e ricercate.
Siamo agli inizi del 1900 in Hokkaido, la guerra Russo Giapponese è da poco finita e il Giappone è 'invaso' da reduci e militari di professione senza più un posto a casa propria.
Hokkaido è terra degli Ainu, la minoranza indigena giapponese maltrattata circa a livello degli aborigeni australiani/indiani d'america.
C'è una storia che pochi conoscono ma è assolutamente vera: gli Ainu (sintetizzo al massimo) avevano un tesoro pazzesco in oro, nascosto e scomparso.
C'è una mappa.
La mappa è divisa in tanti pezzi e senza possederli tutti non è possibile trovare il tesoro.
I pezzi della mappa sono tatuati sulla pelle di un certo numero di prigionieri evasi dal 'carcere di massimo sicurezza locale'.
Trova il prigioniero, uccidi e scuoia il prigioniero, passa al prossimo. Questa è la sostanza del gioco.
Un gioco che diversi party stanno giocando con lucida, folle, serissima intensità.
C'è un reggimento di militari circa-disertori che vogliono assumere il controllo del Giappone; ci sono avanzi della Shinsengumi che vogliono restaurare il Giappone della gloria; c'è il misterioso ideatore di tutto questo casino.
Ci sono poi i nostri protagonisti: Sugimoto, super veterano giapponese noto come l'Immortale per la sua sovrannaturale abilità di sopravvivere, e c'è la sua partner, la giovane ainu Asirpa, esperta del vivere tradizione ainu e, conseguentemente, del vivere nel pericolo Hokkaido di frontiera.
Immaginate l'Hokkaido di allora come il montana di tanti western alla Revenant.
Foreste, neve, oro e orsi. I due panorami sono eccezionalmente simili tanto naturalisticamente quanto socialmente.
Golden Kamuy è una storia molto particolare con un andamento narrativo assolutamente fuori dal comune: ci sono episodi interi di piccoli dialoghi e passeggiate nei boschi, episodi che sembrano tratti da Food Wars dove si parla per tutto il tempo del cibo tradizionale ainu, come prepararlo e gustarlo.
Ci sono poi gli episodi dove muoiono malissimo decine di persone, città esplodono, innocenti vengono torturati e Sugimoto combatte subendo ferite e danni che piegherebbero Gatsu.
La traslitterazione di 'kamuy' scritto con la 'y' mi risulta strana, ma è così nel materiale ufficiale dell'anime e del manga. Il titolo sottintende alla natura animista degli ainu e al Dio (Denaro) Oro che muove tutta la trama causando sofferenza e morte.
Il manga è secoli avanti: il dodicesimo episodio arriva a coprire circa il capitolo 62, l'OAV in uscita recupererà una 'situazione' dei personaggi secondari saltata durante l'adattamento televisivo.
E' certamente un anime lento rispetto agli standard del media, ma è piacevole guardare un cartone con una storia dallo svolgimento ponderato, ritmi narrativi dedicati a sviscerare con qualità le personalità e i personaggi.
Il finale di questo primo pezzo di adattamento è decisamente tronco, se non fosse stata annunciato un seguito, sarebbe stato un vero peccato.
Golden Kamuy è l'anime migliore della stagione.