Trollhunters - Tales of Arcadia (s03): rilasciati su Netflix lo scorso 25 maggio, gli ultimi 13 episodi di Trollhunters, ufficialmente la terza stagione, completano quello che, senza dubbi, è uno dei più significativi cartoni animati americani degli ultimi anni.
52 episodi complessivi e, dato il successo, spin off già pronti a espanderne l'universo: non è un caso, infatti, che il nome della serie sia stato cambiato da semplicemente 'Trollhunters' della prima stagione, a 'Trollhunters - Tales of Arcadia' dalla seconda in poi.
...nome e approccio mi fanno ovviamente ricordare il Comics' Greatest World della Dark Horse (una delle città-setting delle avventure era proprio Arcadia).
Sono anni che Dreamworks ha perso il treno delle produzioni animate cinematografiche più tecnologicamente e narrativamente avanzate, ma in tv (intendendo ovviamente Netflix) è sovrana: Trollhunters domina quello slot che, esagerando un pochetto, si potrebbe definire dimenticato delle serie animate adatte a tutta la famiglia. Gli americani sono diventati bravissimi nelle serie animate per adulti, ma hanno perso di vista le produzioni più trasversali: Trollhunters è il Batman the Animated Series del nuovo millennio.
La storia riprende naturalmente dove l'avevamo lasciata: i troll buoni sono stati cacciati dal Trollmarket, Gunmar è libero sulla Terra e in una posizione di forza, Draal catturato, Claire posseduta dalla misteriosa Pale Lady. Narrativamente, vale la pena dirlo subito, questa terza stagione soffre dello stesso problema della precedente: brevità. La storia di Trollhunters è semplice ma profonda e piena di lore e personaggi, tredici episodi sono assolutamente insufficienti per sviluppare con soddisfazione ogni aspetto della storia: conseguentemente alcuni passaggi sono affrettati, alcune situazioni risolte frettolosamente, altre decisamente tirate via.
Il racconto è assolutamente di qualità e perfettamente in linea con l'alto standard imposto dai precedenti, ma la sceneggiatura avrebbe molto goduto dall'essere rappresentata in un numero di episodi (almeno) doppio... d'altra parte bisogna comprendere e venire a patti con la realtà dei budget: Trollhunters è tecnicamente eccellente e non lesina in scene d'azione o animazioni complesse.
Il doppio degli episodi avrebbe richiesto magari non il doppio del budget ma certamente non molto di meno.
Risulta quindi ancora più sgradevole e spiacevole vedere alcuni episodi sprecati... uno in particolare, il numero 9, utilizzato più per introdurre i personaggi della prossima serie 3 Below che per portare avanti la storia. Gli universi condivisi hanno sempre un prezzo da pagare.
Una piccola nota personale: Del Toro dichiara che anche in questa terza stagione ci siano porzioni di dialogo registrati dal fu Anton Yelchin, ma il grosso sia la nuova voce di Emile Hirsch. Non so se si tratti della magia dei sound editor ma non sono stato in grado di notare differenze stranianti tra le due voci... giusto veramente nei monologhi degli ultimi episodi: le parti di Jim, in sintesi e lo dico come complimento, sembrano tutte recitate dallo stesso attore.
Il finale di Trollhunters è una storia prevedibile: quando una serie ha successo, e ha successo perché di valore, è arduo per i produttori lasciarla andare. Trollhunters, nel suo ultimo episodio, offre tutto il desiderato dai fan: scontri finali, battaglie campali e duelli, la risoluzione di tutti i conflitti; allo stesso tempo, inevitabilmente, si circonda di distinte possibilità di ulteriori sviluppi e seguiti: apre la strada agli spin off, ma non chiude la porta a un proprio ritorno.
Non è una disgrazia perché la serie si presta a sufficienza (sarà una disgrazia quando la stessa situazione, tra poche settimane, si proporrà quasi certamente anche per Franxx: altro che spread) e narrativamente si salva per la buona scrittura, l'ottima realizzazione tecnica, la qualità delle interpretazioni.
Trollhunters finisce confermandosi una delle più felici creazioni di Del Toro e Netflix, uno dei migliori cartoni animati americani e mondiali di sempre.
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La Pale Lady e il vero nemico di tutti è, ovviamente, Morgana. Dico ovviamente perché essendoci un Merlino, deve per forza esserci una Morgana. Merlino, tra l'altro, diventa personaggio giocante a metà stagione.
Il finale è così: Jim rinuncia alla propria umanità biologica per diventare un half troll e diventare sufficientemente potente da uccidere Gunmar. Lo uccide. Angor resuscita ancora una volta e si redime in modo abbastanza scemo tradendo Morgana sul finale. Angor muore. Morgana muore uccisa da tutti gli altri e solo in piccola parte da Jim (è una soluzione molto originale e inaspettata: veramente trollhunters con la 's'). Troll Jim e Claire vanno via insieme insieme ai troll sopravvissuti per fondare un nuovo trollmarket: Jim è ferito e dovrà riposare molto a lungo, Claire non ha più poteri.
Toby e Argh rimangono in Arcadia. Merlin non è chiaro: apparirà, presumo, nell'altra prossima serie di Tales of Arcadia intitolata Wizards... che, però, voci di corridoio vorrebbe essere una specie di crossover tra le altre due. I protagonisti di 3 Below (i due fratelli sono sicuramente gli alieni, non mi è chiaro se il rocker sia il terzo protagonista o faccia parte di Wizards) si apprestano a iniziare la propria storia a un certo punto prima della fine dell'anno.
Ah! L'unico eroe a morire è Draal.