Violet Evergarden: cominciamo dalla fine. E' un anime squisito ed emozionante, tecnicamente senza pari e narrativamente eccezionale, magnificamente interpretato, interamente privo di pecche è assolutamente uno dei più rari capolavori dell'animazione giapponese e mondiale.
Adesso l'inizio: la strategia Netflix di conquista del mondo degli anime prosegue con la proposta simulcast esclusiva di una serie particolarmente di qualità e adulta.
La nuova produzione di Kyoto Animation che, se non il migliore in assoluto, è il mio studio d'animazione preferito.
Precisazione: la serie è stata proposta in simulcast in molti paesi ma, stranamente, non negli USA.
Negli USA è stata rilasciata per intero nel giorno d'uscita dell'ultimo episodio.
Violet Evergarden è basata su un dittico di romanzi dallo stesso titolo, ma, come da tradizione KyoAni, l'adattamento presenta molto materiale originale rispetto alla fonte, molte libertà e alterazioni.
I due romanzi sono strutturati secondo una forma di raccolta di racconti aventi per protagonista spesso 'inattiva' o testimone Violet Evergarden. E' il tipico approccio alla Mushishi, Kino's Journey, etc etc.
Non esiste una traduzione ufficiale dei romanzi, ma si trova facilmente online una buona fan traduzione.
La nostra protagonista attende alle vicende di persone del mondo e con la sua presenza altera il risultato delle loro situazioni.
Personalmente attendevo con trepidazione questa serie perché diretta da Ishidate Taichi, magnifico regista esordiente con Beyond the Boundary, alla sua seconda prova da responsabile ultimo.
C'è qualcosa di simile nello stile narrativo, specialmente nel modo in cui la vicenda procede per segmenti apparentemente spezzati, saltando quello che sarebbe lo svolgimento più logico per giocare un po', senza estremi, con l'ordine temporale delle storie.
Ambientata in una specie di Europa post-bellica (direi prima guerra mondiale, piuttosto che la seconda), Violent Evergarden è la classica orfana cresciuta sui campi di battaglia, trasformata in una giovanissima arma di distruzione che, finite le battaglie, scopre di non avere più un posto e un ruolo.
C'è un antefatto critico: durante l'ultima missione, Violent è gravemente ferita (perde entrambe le braccia, sostituite da protesi alla Fullmetal Alchemist) e il suo superiore ucciso. Prima di morire, il suo superiore, che l'ha sostanzialmente adottata, addestrata e cresciuta fin da bambina diventando tutto il suo mondo (ricorda in modo altrettanto creepy Papà Gambalunga), le confessa di amarla.
Violet sopravvive e viene presa in cura, finita la guerra, da un amico ed ex-ufficiale.
Violet non capisce né comprende i normali sentimenti umani, è in tutto e per tutto una Ayanami.
Violet vuole capire il senso di quelle ultime parole, capire il significato dell'amore.
L'amico dell'ufficiale la prende a lavorare con sé e la 'trasforma', su richiesta di Violet, in una Auto Memories Doll.
Uhm... che cos'è? Una professione svolta da giovani donne attraenti che si prestano a viaggiare in lungo e in largo per il mondo per incontrare clienti... per scrivere lettere per loro.
Finita la guerra ci sono tanti motivi per scrivere lettere e tante persone che, per istruzioni o ferite, non possono farlo direttamente. Queste persone chiamano una Doll e il lavoro della Doll diventa quello di comprendere le emozioni che il cliente vorrebbe esprimere e trasformarle in bellissime parole su lettera.
Nel mondo di Violet, le lettere sono un fenomeno culturale trasversale tra tradizione e moda che affonda nella politica, nel costume e nella società.
Inizialmente Violet è incapace e le sue lettere ricordano debriefing militari e rapporti di missione, piano piano migliora e comincia realmente a svolgere la sua nuova attività cercando di comprendere le emozioni dei clienti, scrivendo lettere e imparando a comprendere anche se stessa.
La composizione dell'anime è un po' particolare: è ufficialmente listato per 13 episodi, ma in realtà sono 14. Un OAV verrà realizzato per l'uscita dell'ultimo dvd.
A inizio post ho parlato di capolavoro privo di pecche, in realtà qualcuna si può trovare: le sceneggiature degli episodi puntano dirette a suscitare la più forte reazione emotiva possibile nello spettatore, in alcuni casi il risultato è semplicemente perfetto e riuscito, altre sono invece super patetiche e strappalacrime in senso melodrammatico. La qualità generale, lo stile e la bellezza del setting aiutano a mantenere un certo equilibrio anche in questi episodi troppo appassionati, ma complessivamente non è certo la serie da consigliarsi ad amanti dell'azione o a burberi e bruschi che non apprezzano un po' di sana e straziante tragedia.
Fermo sempre restando, e qui la qualità narrativa si impenna, che tutte le tragedie di Violet sono presentate con un outlook positivo, per così dire, e non rimangono fini a se stesse. C'è risoluzione e salvezza alla fine del sacrificio, risoluzione nel dolore.
Non fraintendetemi: non ci sono i seviziamenti mentali di certi anime su teneri amori sbocciati tra studenti, qui si parla di vicende quasi sempre post-traumatiche dovute al tentativo di rientrare alla normalità dopo la guerra. Il desiderio di causare lacrime è un po' troppo scoperto ma la lirica per arrivarci è di gran qualità.
Così come l'animazione, ribadisco: Kyoto Animation mostra ancora una volta tutta la propria eccellenza artistica presentando un prodotto cinematografico che dai fondali alla caratterizzazione dei personaggi, dai movimenti ai dettagli non perde mai un colpo. Esteticamente opulento è visivamente il più bel anime della stagione appena conclusasi.
Prima di vederne l'ultimo episodio, ero convinto di considerarlo narrativamente inferiore ad Ancient Magus' Bride: entrambe le serie possiedono episodi singoli perfetti, ma Bride una migliore trama complessiva... tuttavia, visto l'ultimo episodio devo dire di non essere più così convinto: sono due produzioni eccellenti, visivamente Violet è di molto superiore, narrativamente Bride è più soddisfacente.
...anche perché Violet non finisce. L'ultimo episodio conclude il viaggio emotivo della protagonista ma rimane ampiamente aperto e c'è una specie di piccolo cliffhanger. Ne riparliamo dopo lo spoiler.
Il successo della serie animata di Violet è stato immenso: i romanzi originali furono pubblicati nel 2015 e 2016; il successo della serie ha spinto gli autori a lanciare una nuova pubblicazione classicamente intitolata Violet Evergarden Gaiden.
Non solo, il successo della serie ha spinto la stessa Kyoto Animation ha voler portare avanti la storia di Violet: ci sarà una nuova serie e sarà interamente originale.
Il resto della discussione dopo lo SPOILER SPOILER SPOILER.
L'episodio finale di Violet vede la protagonista recarsi a casa di un cliente 'misterioso'. L'episodio finisce con Violet che apre la porta, noi non vediamo il cliente ma è chiaro che lei lo riconosce.
Nei romanzi, l'ufficiale amato da Violet non è realmente morto: ferito male ma vivo, decise di fingersi morto per dare modo a Violet di intraprendere il suo viaggio psicologico. Alcuni dei comprimari lo sanno, tutti mentono a Violet.
Non è un gran finale, anzi decisamente il contrario.
Cosa farà Kyoto Animation? Il cliffhanger dell'episodio 13 e il successivo OAV racconteranno il finale del libro re-introducendo il Maggiore e svelando la sua finta morte?
SE non avessero dichiarato una seconda stagione, mi sarei aspettato quanto sopra. La decisione di realizzare una seconda stagione di materiale completamente originale, a mio avviso, spinge narrativamente a lasciare morto il Maggiore e realizzare uno sviluppo davvero completamente originale per la serie animata.
Bisognerà aspettare circa luglio per saperlo.