Outriders (Id, 2016): primo libro in una nuova trilogia di military scifi per Jay Posey, esperto sceneggiatore di videogiochi Ubisoft su licenza Tom Clancy. Il setting del romanzo è decisamente più futuristico rispetto a Ghost Recon o Rainbow Six, ma l'esperienza nel descrivere credibili azioni militari, utilizzare il gergo e rappresentare le dinamiche tra commilitoni è evidente.
Outriders ha un aspetto molto preciso e chiaro: è una storia alla Jonathan Maberry, ricorda moltissimo il suo Joe Ledger, in un'ambientazione alla The Expanse.
Protagonista della storia è un Capitano dell'esercito americano che viene selezionato per guidare una super squadra super segreta in un contesto di ostilità crescente tra la Terra e Marte. I nemici sono terroristi organizzati.
Non ci sono gli alieni, ma il setting è del tutto assimilabile a quello di The Expanse; il protagonista è meno drammatico rispetto a Joe Ledger ma il tipo di azioni, dinamiche e andamento della storia sono piuttosto simili.
C'è anche una punta di Altered Carbon.
Uhm... il libro comincia con il protagonista selezionato per il team di cui sopra, la storia lo vedrà impegnato a tentare di sventare un piano inteso ad aprire ostilità di guerra vere e proprie tra Terra e Marte.
Non c'è molto altro da aggiungere: molto militare, flotte spaziali, un po' di politica e attriti tra diverse organizzazioni militari, lealtà e onestà tra i soldati, bla bla.
Divertente ma dimenticabile. Troppo derivativo.
SPOILER SPOILER SPOILER
Gli eroi vincono ma essendo il primo in una serie ci sono molti fili lasciati in sospeso e la vittoria ha tutti i sapori del non definitivo. I cattivi sono guidati da una Donna misteriosa che alla fine del libro sembrerebbe suicidarsi... si suicida proprio, in effetti, ma uno dei gimmick della serie è l'esistenza di una tecnologia di backup molto costosa e molto esclusiva (tipo Altered Carbon ma più difficile) utilizzabile per riportare in vita alcuni soldati importanti. Dovrebbe essere esclusiva dei buoni, ma ritengo probabile che la Donna si sia uccisa sapendo di poter risorgere.