I Kill Giants: è tratto da un fumetto Image del 2008, quindi idealmente precedente, ma questo film sembra una copia di A Monster Calls.
C'è un giovane, qui una giovane, colpita da una tragedia famigliare che si rifugia in un mondo fantastico per sfuggire, poi elaborare il problema.
Sfortunatamente, laddove A Monster Calls era intelligente e con Liam Neeson, I Kill Giants è stupido e noioso, e senza Liam Neeson.
La protagonista di I Kill Giants è una ragazzina evidentemente vittima di un crollo psicologico e conseguente stato di fuga: tutti se ne rendono conto ma né la famiglia né la scuola vi danno alcun peso; l'escalation di comportamenti autodistruttivi, violenti contro la persona e/o il patrimonio trovano un minimo di riscontro solo nelle due co-protagoniste femminili: l'amica ancora più sfigata che non riesce a legare nella nuova scuola e quindi prova ad allearsi con l'altra outcast della scuola, ovvero la nostra protagonsita, e la psicologa della scuola che, però, francamente quando timbra il cartellino in uscita se ne va a sbattersene a casa.
Nel frattempo la protagonista insulta chiunque, prende a pugni in faccia insegnanti, compagni di scuola, amiche e non. Racconta a chiunque abbia voglia di ascoltarla di come stia salvando la città da giganti malvagi preparando pericolose trappole in giro, trappole che coinvolgono danneggiamento di proprietà pubbliche, incendi, elettricità ad alto voltaggio, e varie altre cose.
Tutti se ne stracatafottono.
La psicologa è Zoe Saldana, non una gran prova: sfortunatamente non sembra che stia sostituendo anni con esperienza. La protagonista è Madison Wolfe, bambina/ragazzina attrice prodigio. Nel film c'è pure Imogen Poots nel ruolo della sorella maggiore.
Regia di un esordiente danese.