The Shape of Water: è una cagata pazzesca, avrei smesso di guardarlo dopo mezz'ora. L'ho finito solo per inerzia e per costrizione matrimoniale.
Guillermo del Toro nel preparare questo film deve aver intensamente voluto con forza di candidarsi top dog nella corsa agli oscar: per riuscire a ottenere questo risultato ha deciso di realizzare un film che nasce dall'incrocio, scontro piuttosto, tra precedenti candidati/vincitori di oscar.
The Shape of Water è Amelie x Balla coi Lupi, laddove la protagonista di Shape of Water sarebbe Amelie, se Amelie fosse Kevin Costner in Balla coi Lupi, se Kevin Costner in Balla coi Lupi avesse iniziato una relazione con Due Calzini invece che con Alzata col Pugno.
La trama è essenzialmente questa: una donna sola con una disperata voglia di cazzo incontra una creatura semi intelligente, la corrompe con del cibo secondo i più classici schemi di ammaestramento degli animali, se la porta a casa e se la fa.
Uhm: xeno...zoofilia?
Ricomincio: Sally Hawkins, protagonista del film, propone un personaggio interpretato tale e quale alla più celebre performance di Audrey Tautou. Stringi un po' gli occhi e i personaggi si sovrappongono perfettamente, aiutati in tutto dalla regia adottata da Del Toro, anch'essa completamente ricalcata su un modello intermedio tra Jeunet e Anderson.
E' un film derivativo in ogni sua parte, derivativo anche da se stesso: emblematico in questo senso la scelta di utilizzare Doug Jones nel ruolo dell'uomo pesce. Lo stesso Doug Jones che già era stato utilizzato da Del Toro nei suoi precedenti film con uomini pesce.
Passiamo al setting: la storia è ambientata in un Nord America nel pieno della guerra fredda, della corsa agli armamenti e allo spazio, e la paura dei russi; non molto diversa, nella rappresentazione, dalla spagna franchista del Labirinto del Fauno.
Non solo: il villain di Shape of Water, un militare agente segreto fanatico rappresentante di tutti i peggiori stereotipi repubblicani USA, è un riciclo proprio del Capitano Vidal del Fauno.
E' il film più facile e stupido che Del Toro abbia mai realizzato, non a caso è pluricandidato e vincitore di premi.
La storia? Laboratorio segreto americano per sperimentazioni di vario genere: l'ultimo progetto in ordine di tempo riguarda lo studio di un misterioso uomo pesce amazzonico. Viene maltrattato e schifato. Una delle inservienti che pulisce il laboratorio si innamora dell'uomo pesce.
No, no: non lasciate che il pensiero vada alla Bella e la Bestia. La Bella e la Bestia si parlano, c'è corteggiamento e comunicazione. Qui c'è un essere umano che dà cibo a un animale intelligente, che si affeziona all'essere umano che lo nutre. Segue sesso.
E' persino più sfilacciata e scema della stessa versione della storia offerta da Splice 8 anni fa.
Nel mezzo c'è un po' di tutto.
Sempre per puntare con ogni mezzo agli oscar, Del Toro offre un multi-token da paura come spalla alla protagonista: Octavia Spencer. In un unico attore/personaggio la Spencer riesce a mettere insieme: vincitrice di oscar, nera, grassa e donna. Permette a Del Toro di criticare un po' di razzismo da due soldi.
L'altra spalla è un vecchio omosessuale. Permette a Del Toro di criticare un po' di omofobia da due soldi.
A completare la ciliegina del politicamente corretto, attraverso l'amore, la protagonista riesce a elevare la propria posizione inferiore di donna fino a tenere testa al malvagio macho cattivo.
In più è fantasy, che piace sempre.
The Shape of Water è il modo studiato a tavolino da Del Toro per ottenere riconoscimenti da grande autore attraverso la banalizzazione, livellamento verso il basso e strumentalizzazione di ogni critica sociale possibile nel contesto americano contemporaneo: molestie? Check. Razzismo? Check. Corsa agli armamenti? Check. Lotta contro i Russi? Check. Omofobia? Check. Odio contro gli immigrati dal sud america? Check.