Jumanji - Welcome to the Jungle: ovvero Jumanji 2017, sequel dell'omonimo film con Robin Williams del 1995... ma non di Zathura.
Essendo un seguito più di vent'anni dopo, conoscenza del film precedente è gradita per apprezzare alcuni dettagli, ma certamente non fondamentale per la visione. La mia prospettiva è che non aver visto l'originale sia un peccato, giusto per dire.
Jumanji, nel senso del gioco all'interno del film, si accorge, affidandogli una mente, che i giochi di società non sono più appetibili per i giovani moderni, così si trasforma in una console per videogiochi e in un videogioco intitolato Jumanji.
L'altra grossa differenza rispetto al precedente: non ci sono 'cose' del gioco che si manifestano nella realtà, a cui i protagonisti devono sopravvivere mentre cercano di finire il gioco, ma i protagonisti vengono trasportati nel mondo del gioco e costretti a interpretare dei personaggi e una storia. Questa soluzione abbraccia in un colpo solo i classici del fantasy americano anni '80 e uno dei generi di maggiore successo dell'animazione giapponese di oggi.
Abbiamo quindi il nostro gruppo di teenagers che, per vari motivi, si trovano insieme a giocare Jumanji: il nerd sfigato si trasforma in The Rock, l'asso del football diventa Kevin Hart, la Juno della situazione si trasforma in Karen Gillan, la cheerleader diventa Jack Black.
Gli attori devono essersi divertiti: il film è spassosissimo e ce n'è per tutti.
Mia moglie ha particolarmente apprezzato la performance di Jack Black con la mente di una ragazzina tutta fashion e instragram, io quella di smoldering nerd-The Rock.
La Gillan e Hart fanno la loro parte ma sono meno efficaci.
La regia di questo film eccellente proviene da un autore tutt'altro che apprezzato con varie schifezze nel suo carnet: la sua prova migliore è stata Walk Hard e, per quanto io possa averlo visto più di una volta, non è certo neppure lontanamente a livello di questo straordinario Jumaji.
C'è avventura, c'è comicità; ottimi dialoghi, situazioni divertenti; è certamente un film per famiglie ma lo è in modo moderno e realmente adatto a tutti. Spesso i film per famiglie sono film per bambini, Jumanji è un film inaspettatamente intelligente e brillante, stupido in modo giusto quando deve.
Non è un caso abbia portato smoldering successo alla Columbi, incassando quasi 10 volte i suoi costi ufficiali di produzione, arrivando a sfiorare il miliardo di dollari di guadagno.
Il sequel è già sicuro e contrattato, non ancora in produzione.
Difetti? Uno molto trascurabile: la cg. E' scarsa, così scarsa da essere inferiore a quella di Fullmetal Alchemist, più scarsa di un film giapponese. E' dire molto ma non è un vero problema, tutto il resto è talmente entusiasmante da compensare e cancellare dispiacere per qualche animale in 3d uscito da una ps3 qualsiasi.
Questo Jumanji 2 è il miglior film sui videogiochi che sia mai stato fatto. Prende in giro tutte le cose giuste e lo fa bene e con passione: avrei ricominciato a guardarlo subito dopo la fine.
Ho detto prima 'inaspettatamente intelligente e brillante': la sceneggiatura prevede che Kevin Hart sia il sidekick di The Rock e il portatore dello zaino che contiene le armi/utensili che serviranno a The Rock per vincere il gioco in quanto protagonista. E' un ruolo classicamente nero affidato a un comico nero in un periodo in cui scherzare sugli stereotipi è foriero di guai. Jack Black effeminato è altrettanto fuori dagli schemi di quanto sia comunemente accettato in un film come questo, per famiglie. La ragazzina pseudo-Juno in un avatar di Tomb Raider con ombelico di fuori e shorts nella giungla, quindi la ragazzina intellettuale messa nel corpo di un oggetto sessuale.
In questa prospettiva, The Rock ha il personaggio più semplice perché si limita a prendere i giro se stesso, come spesso gli capita di fare e come sempre gli riesce più che bene.
Smoldering è sicuramente già un cult qui in casa.