Happy!: non è il prodotto che ti aspetteresti di vedere su SyFy. L'ex-sci-fi channel ha sempre cercato prodotti più sicuri, a volte anche felicemente complessi ma difficilmente (o mai) scorretti, pericolosi o così eccezionalmente fuori dai margini.
Happy! è una serie in 8 episodi basata sull'omonima miniserie di Grant Morrison: ne parlammo a suo tempo, uscita nel 2012/2013, ancora leggevo fumetti.
L'adattamento proposto da Syfy è molto fedele fino a circa il terzo episodio, poi parte per la tangente dovendo forzatamente espandere sulla trama e preparasi per una seconda stagione già confermata.
Nick Sax è un ex-poliziotto la cui vita è andata a puttane, adesso fa il sicario a pagamento: è un alcolista di mezza età, malato di cuore e con più di un piede nella fossa, è sboccato, violento, crudo, sporco, super badass, capace di incassare dosi infinite di punishment e renderlo tre volte e in forma letale.
Nick Sax ha una figlia ma non lo sapeva, lo scopre perché la figlia viene rapita da un tizio vestito da Babbo Natale.
Non è stata l'ex-moglie ad avvisarlo, è stato l'amico immaginario della figlia: Happy.
Una specie di mio mini pony azzurro nella versione unicorno volante.
Solo Nick lo può vedere. Inizialmente pensa si tratti di un allucinazione, ma Happy sa e fa cose che vanno aldilà di quella che potrebbe essere una situazione alla Fight Club.
Nick, a modo suo e pure con riluttanza, si mette in caccia del rapitore e della figlia.
Togliamoci subito il dente: Happy! è ispirato a tutti gli effetti dai seminali Crank. Non è la prima volta, in tempi recenti, che vediamo un ritorno di fiamma del genere violento/sessuale pervertito/dark comedy/iper cinetico/surreale-assurdo etc etc.
Non potrei essere più felice.
Inoltre, e non è una cosa da poco e gliene sarò per sempre grato, SyFy con questa produzione è riuscita a fare qualcosa che speravo da anni: consolidare la trasformazione di Christopher Meloni in un'icona cult.
Happy! di SyFy è la risposta all'Ash vs Evil Dead di Starz.
Non potrei davvero essere più felice.
Meloni è geniale e fantastico in ogni episodio: senza vergogna, carismatico come mai prima, inaspettatamente comico e assolutamente perfetto nel ruolo.
La voce di Happy! è di Patton Oswalt, performance notevole ed eccellente sostegno all'interpretazione di Meloni.
Gli attori di contorno sono normali, il valore della produzione non è altissimo ma superiore allo standard SyFy, si vede l'investimento alle spalle e non è vergognoso: la scelta di un basso numero di episodi ha permesso di ottimizzare ogni relazione economica e sviluppo artistico. E' tutto perfetto.
...tranne la bambina. Fortunatamente non c'è molto, ma in realtà decisamente troppo ed è fastidiosa come tutti gli attori bambini.
In conclusione: Bruce Campbell è alla sua terza stagione, sono più stagioni di quante sia mai riuscito a fare in una serie tv da protagonista, la dice lunga su quanto sia cambiata la cultura globale e su quanto siano cambiati i sistemi di veicolazione dell'intrattenimento. Ash è una quantità conosciuta, la stagione sono convinto sarà grande come le altre e senza problemi (a parte quelli legati a Starz); Happy! è una novità assoluta, è un prodotto completamente fuori dagli schemi, dai margini, sopra e sotto le righe: fa assolutamente tutto e non teme niente.
Che siate stufi o meno di tutte le serie ultra patinate ad alto budget con molta figa, Happy! è un assoluto must e la cosa più intrigante e originale uscita sulle tv (diciamo) americane in tempi recenti.
Seconda stagione prevista per il 2019.
SPOILER SPOILER SPOILER
Nel fumetto, Nick muore alla fine. Nella serie, Nick muore alla fine... ma, probabilmente avendo deciso di farne una seconda stagione, non muore davvero e c'è un epilogo che lo mostra vivo e vegeto. C'è pure un epilogo post credits che pianta i semi di quanto succederà nella prossima stagione.
A parte Santa Claus, direi che tutti i personaggi ricorrenti torneranno anche per la prossima stagione. Mancano dei corpi all'appello.