No Game No Life Zero: Tet il dio dei giochi è impegnato in una partita a scacchi con Izuna... 'impegnato' è un termine forte, visto che Izuna ha zero chance di vincere, quindi per distrarsi e rendere la partita più interessante, Tet si mette a raccontare una storia di 6.000 anni prima.
No Game No Life Zero è l'adattamento del sesto romanzo della serie, ed è a tutti gli effetti il seguito dell'ottima serie di grande successo del 2014.
L'animazione è sempre Madhouse e tutti i membri chiave di staff e cast sono stati impegnati nella sua realizzazione, ergo è sceneggiato dal magico Jukki Hanada.
Sora, Shiro e gli altri protagonisti della vicenda centrale compaiono nella cornice al racconto, ma la storia è autoconclusiva e perfetta per l'adattamento in film, un film che, tra l'altro, è stupendo ed eccellente e mi è piaciuto molto di più di Kimi no Na wa.
C'è una storia d'amore galattica.
Dunque... vediamo: 6.000 anni fa le razze che popolano il mondo di No Game No Life erano in guerra tra loro, guerra 'guerra', non la guerra dei giochi come nel presente. Non c'erano ancora le regole di Tet, non c'era proprio Tet.
La guerra andava avanti da sempre e sarebbe andata avanti per sempre.
Enter Riku.
Riku è il leader dell'ultimo gruppo di umani sopravviventi in questo mondo devastato da un conflitto di cui non possono far parte, di cui sono solo vittime inermi. Gli umani sono deboli, non hanno tecnologia o magia, nessuna dote per rendersi giocatori in questa guerra.
Enter Schwi.
Schwi è una Ex-Machina di basso livello difettosa: è stata espulsa dal collettivo Borg perché colpita da un errore logico insolvibile. Schwi vuole comprendere il 'cuore umano', capire come facciano gli umani, che a tutti gli effetti avrebbero dovuto estinguersi tempo immemore prima, a continuare a sopravvivere.
Schwi si mette a seguire Riku.
Entrambi cercano di capire cosa voglia dire essere umani in questa situazione disumana.
Riku mette in pratica un piano, un piano complesso e impossibile che si sviluppa sfidando probabilità irrealizzabili e barando.
Il piano in sé non è nulla di particolare: si tratta di realizzare una situazione di stallo tra le super potenze, farle autodistruggere e ricreare il mondo sfruttando una regola specifica del setting.
Lo sviluppo della storia, la caratterizzazione dei personaggi, il modo in cui procede l'improbabile ma classica storia d'amore tra l'androide e l'umano, la qualità dell'animazione e della recitazione, la bellezza delle musiche, la potenza dei sentimenti e delle tragedie, e anche delle piccole gioie.
No Game No Life Zero è un imprevedibile capolavoro e sta risuonando forte nel web, e forse causerà una nuova serie per dare un seguito alla vicenda principale.
Non è necessaria la conoscenza pregressa della serie per apprezzare il film, ma è favorevole alla comprensione della cornice e del finale. Uhm. In effetti il finale potrebbe risultare incomprensibile senza aver visto la serie. Inoltre la serie è straordinariamente di qualità.
Ah, una conoscenza pregressa richiesta, ma solo dal punto di vista grezzo di una morale un po' rigida, è la presenza di forti elementi loli. Sessualizzati. Non volgari, a mio avviso, anzi utilizzati spesso per motivi di commedia superiore alla media. Ci sono e so che molti li trovano offensivi.
I giapponesi continuano a trincerarsi dietro l'equivoco dell'età effettiva di personaggi che appaiono minorenni nel fisico, ma non lo sono nella realtà. Comodo.
Nel caso specifico di No Game No Life, questi elementi loli fanno parte dell'estetica specifica dei suoi concept in modo significativo. Sono anche parte integrante del contesto e della meta narrazione.
I 12 episodi della serie hanno adattato i primi 3 libri, questo film il numero 6. La serie di libri è attualmente al numero 9 o 10. C'è più che abbastanza materiale per un'altra serie.
Nel frattempo, No Game No Life Zero è imperdibile.
NOTA personale: quanto mi ha ricordato Saikano. Commozione massima.
SPOILER SPOILER SPOILER
Uhm. Muoiono tutti: Riku e Schwi. Schwi muore per dare a Riku i mezzi per realizzare il suo piano, Riku muore dopo aver portato a termine felicemente il suo piano ma prima di poter vincere effettivamente. Le loro azioni danno vita a Tet, Tet diventa il dio supremo grazie alle azioni di Riku e Schwi, mette fine alla guerra, dà un'identità di razza agli umani e stabilisce le regole che conoscono i personaggi nel presente.
No Game No Life Zero è la storia delle origini del mondo come lo imparano a conoscere Sora e Shiro.
No Game No Life Zero è l'adattamento del sesto romanzo della serie, ed è a tutti gli effetti il seguito dell'ottima serie di grande successo del 2014.
L'animazione è sempre Madhouse e tutti i membri chiave di staff e cast sono stati impegnati nella sua realizzazione, ergo è sceneggiato dal magico Jukki Hanada.
Sora, Shiro e gli altri protagonisti della vicenda centrale compaiono nella cornice al racconto, ma la storia è autoconclusiva e perfetta per l'adattamento in film, un film che, tra l'altro, è stupendo ed eccellente e mi è piaciuto molto di più di Kimi no Na wa.
C'è una storia d'amore galattica.
Dunque... vediamo: 6.000 anni fa le razze che popolano il mondo di No Game No Life erano in guerra tra loro, guerra 'guerra', non la guerra dei giochi come nel presente. Non c'erano ancora le regole di Tet, non c'era proprio Tet.
La guerra andava avanti da sempre e sarebbe andata avanti per sempre.
Enter Riku.
Riku è il leader dell'ultimo gruppo di umani sopravviventi in questo mondo devastato da un conflitto di cui non possono far parte, di cui sono solo vittime inermi. Gli umani sono deboli, non hanno tecnologia o magia, nessuna dote per rendersi giocatori in questa guerra.
Enter Schwi.
Schwi è una Ex-Machina di basso livello difettosa: è stata espulsa dal collettivo Borg perché colpita da un errore logico insolvibile. Schwi vuole comprendere il 'cuore umano', capire come facciano gli umani, che a tutti gli effetti avrebbero dovuto estinguersi tempo immemore prima, a continuare a sopravvivere.
Schwi si mette a seguire Riku.
Entrambi cercano di capire cosa voglia dire essere umani in questa situazione disumana.
Riku mette in pratica un piano, un piano complesso e impossibile che si sviluppa sfidando probabilità irrealizzabili e barando.
Il piano in sé non è nulla di particolare: si tratta di realizzare una situazione di stallo tra le super potenze, farle autodistruggere e ricreare il mondo sfruttando una regola specifica del setting.
Lo sviluppo della storia, la caratterizzazione dei personaggi, il modo in cui procede l'improbabile ma classica storia d'amore tra l'androide e l'umano, la qualità dell'animazione e della recitazione, la bellezza delle musiche, la potenza dei sentimenti e delle tragedie, e anche delle piccole gioie.
No Game No Life Zero è un imprevedibile capolavoro e sta risuonando forte nel web, e forse causerà una nuova serie per dare un seguito alla vicenda principale.
Non è necessaria la conoscenza pregressa della serie per apprezzare il film, ma è favorevole alla comprensione della cornice e del finale. Uhm. In effetti il finale potrebbe risultare incomprensibile senza aver visto la serie. Inoltre la serie è straordinariamente di qualità.
Ah, una conoscenza pregressa richiesta, ma solo dal punto di vista grezzo di una morale un po' rigida, è la presenza di forti elementi loli. Sessualizzati. Non volgari, a mio avviso, anzi utilizzati spesso per motivi di commedia superiore alla media. Ci sono e so che molti li trovano offensivi.
I giapponesi continuano a trincerarsi dietro l'equivoco dell'età effettiva di personaggi che appaiono minorenni nel fisico, ma non lo sono nella realtà. Comodo.
Nel caso specifico di No Game No Life, questi elementi loli fanno parte dell'estetica specifica dei suoi concept in modo significativo. Sono anche parte integrante del contesto e della meta narrazione.
I 12 episodi della serie hanno adattato i primi 3 libri, questo film il numero 6. La serie di libri è attualmente al numero 9 o 10. C'è più che abbastanza materiale per un'altra serie.
Nel frattempo, No Game No Life Zero è imperdibile.
NOTA personale: quanto mi ha ricordato Saikano. Commozione massima.
SPOILER SPOILER SPOILER
Uhm. Muoiono tutti: Riku e Schwi. Schwi muore per dare a Riku i mezzi per realizzare il suo piano, Riku muore dopo aver portato a termine felicemente il suo piano ma prima di poter vincere effettivamente. Le loro azioni danno vita a Tet, Tet diventa il dio supremo grazie alle azioni di Riku e Schwi, mette fine alla guerra, dà un'identità di razza agli umani e stabilisce le regole che conoscono i personaggi nel presente.
No Game No Life Zero è la storia delle origini del mondo come lo imparano a conoscere Sora e Shiro.
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