Fighting Iron (Id, 2016): è il mio primo libro di Jake Bible, sospetto non sarà l'ultimo. Jake Bible ha un sito veramente pulp: divide le sue pubblicazioni tra Young Adult e Adult Fiction. Fighting Iron rientra nella adult fiction e c'è una lunga... ribadisco: una sola ma molto lunga (e kinky) scena di sesso. Non pornografica, non a livello dei libri erotici di Farmer per intenderci (Image of the Beast è stato uno dei miei miti adolescenziali), più simile a un Lustbader o analogo.
Spinto, magari di cattivo gusto, ma non volgare.
Il sesso però non è il punto centrale del libro, è una curiosità e una bandierina della scrittura professionale di Bible: una media di circa 10 libri all'anno. Letteratura d'evasione come poche altre a mia memoria.
Bible sa scrivere, insegna a scrivere su internet, scrive a macchina e non si imbarazza a scrivere di qualsiasi cosa di moda: zombie? Check. Kaiju? Check. Mecha? Check.
Qui arrivo io.
Qualche giorno fa mi sono di nuovo messo alla caccia di romanzi occidentali con robot giganti: ne ho trovati e selezionati 3 (più Mecha Rogue da finire). Questo è il primo.
Non starò a discutere della qualità narrativa: Bible non è inferiore a un Wilbur Smith ma il tipo stilistico è certamente quello. Tascabile, nessun pensiero profondo, azione e sesso, setting esotico e outlandish, influenze pop da qualsiasi cosa.
L'ambientazione di Fighting Iron è un classico western scifi con robot e una punta di post apocalisse: siamo nel futuro lontano e gli Stati Uniti sono un lontano ricordo. C'è stata una grande guerra combattuta a suon di robot giganti, ma sono passati decenni. La società è regredita a un feudalesimo da frontiera selvaggia e i latifondisti più forti hanno al proprio servizio pistoleri/piloti di mech.
Il nostro eroe è un lone wolf in fuga da qualcosa e diretto verso qualcosa d'altro, ma il background è poco importante: è un pilota professionista e il suo mech è uno degli ultimi mech da combattimento costruiti prima del collasso, è dotato anche di intelligenza artificiale.
Capitano nel mezzo della classica situazione alla Yojimbo, tutti lo vogliono ma lui non è Clint Eastwood e vuole solo passare e andarsene. Non è possibile e si trova a combattere contro tutto e tutti. Nel mezzo ci sono anche dei comunisti, degli schiavi e un generale casino di situazioni.
La struttura è solida, la storia si sviluppa bene e le scene di combattimento tra mech (con tanto di torneo!) sono decisamente ben fatte. Mi ricorda molto la prima parte di Gundam X, ma anche Freeway Warrior di Joe Dever.
Ci sono scavengers, ruggine, meccanici e veicoli che cadono a pezzi, la costante ricerca di munizioni ed energia: tecnologia di un passato che è stato, pochi esemplari di qualità in giro, etc etc.
Me lo sono goduto. C'è un seguito ma potrei preferirgli il primo della serie con i Kaiju. Incertezza.