The Polka King: Jack Black e Netflix hanno un accordo per x film. Storia vera basata sulla vita di un conduttore di banda americano di origine polacca, Jan Lewan.
Siamo nella non proprio ridente Pennsylvania rurale: una gran quantità di immigrati dal Est Europa, vecchi, nostalgici della patria e pieni dei risparmi di una vita.
Nei fine settimana, 'sti vecchi polacchi si ritrovano felicemente ai concerti di polka di Jan Lewan: gli emiliano romagnoli immaginino delle serate di liscio, per gli altri italiani non saprei trovare un paragone calzante.
Musica folk con cantante-intrattenitore, bande numerose, vecchi che ballano.
Jan Lewan è un serio lavoratore e crede nel sogno americano, vuole fare i soldi con la sua musica e/o il suo indiscutibile duro lavoro.
Non ci riesce.
Innocentemente, secondo la ricostruzione del film, comincia a chiedere prestiti ai vecchi benestanti che frequentano le sue serate: prestiti in forma di investimenti delle sue mille attività collaterali.
I vecchi investono. Jan vede i soldi e inizia un periodo di grande successo. Tutti sono felici.
La famiglia di Jan diventa avida, secondo la ricostruzione del film, e vuole sempre più soldi e riconoscimenti: il governo di accorge di Jan, il governo mette Jan in prigione con l'accusa di frode.
...Jan si era, secondo la ricostruzione del film, un po' fatto prendere la mano mettendo in piedi un celebre sistema a piramide alla Ponzi.
Il film finisce con l'uscita di Jan dalla prigione e la ripresa della sua normale attività musicale.
Jack Black si auto-produce. Alla regia c'è una sceneggiatrice. Il film è una palla.
Il protagonista è offerto in un'ottica assolutamente positiva: un hard worker ignorante di legge con tutte le migliori intenzioni che finisce in una spirale causata dal suo desiderio di fare tutti felici.
Milioni di dollari rubati, risparmiatori che hanno perso tutto, etc etc: la sceneggiatura offre un volatile pensiero incolpa i vecchi stessi, fattisi fregare a causa di eccessiva avidità.