What Remains of Edith Finch: approfittando della grande sale di gennaio sul PSN, ho recuperato qualche titolo che stavo aspettando in offerta. Walking simulator dagli sviluppatori di The Unfinished Swan, che non mi era piaciuto.
Ah, sta diventando un annosa questione. 20 euro per Edith Finch sarebbero stati decisamente troppi, l'ho pagato 10 e sono indeciso se siano comunque stati troppi.
Che cosa sono questi giochi? Romanzi interattivi, vere visual novel? Certamente sono una forma d'arte più simile alla letteratura che ai videogiochi, nonostante Edith Finch sicuramente si spinga più in là nello sfruttare le potenzialità espressive del videogioco.
E' sicuramente un prodotto d'eccellenza nel suo genere: narrativamente profondo, visivamente affascinante, divertente qua e là nelle sua fasi più videoludiche.
Tuttavia c'è pochissima libertà: tutta la narrazione è su binari praticamente obbligati, il tutto dura un'ora circa... Gone Home, per dire, pestava di più sull'esplorazione: qui invece ci sono un paio di elementi interattivi in ogni stanza, poi basta.
La trama, tra l'altro, ricorda molto quella di Gone Home.
La figliol prodiga torna a casa, la esplora e scopre (o riscopre) le storie dei suoi famigliari.
La versione di Edith Finch è però farcita di elementi surreali da weird fiction.
Il risultato è assolutamente pregevole ma continua a essere un tipo di produzioni senza una forma ancora sufficientemente definita, e i costi continuano a essere eccessivi rispetto alla fruizione dell'acquirente.