Trollhunters - Tales of Arcadia (S2): da dove cominciare? Sottotitolo. 'Tales of Arcadia' non è il nome aggiunto per distinguere la seconda stagione di Trollhunters dalla prima, come pensavo, ma è il nome dell'ombrello sotto il quale verranno raggruppati tutti i progetti animati prodotti dalla collaborazione tra Del Toro e Dreamworks. Universo condiviso, ovviamente, che per ora prevede: la terza e ultima stagione di Trollhunters, insieme a due altre serie, "3 Below" e "Wizards", che usciranno rispettivamente nel 2018 e 2019.
Tanto per dire quanto successo abbia riscosso la prima stagione di Trollhunters.
La seconda stagione di Trollhunters è complicata.
Ricorderete che la voce del protagonista di Trollhunters è quella di Anton Yelchin (il giovane e promettente attore dei nuovi Star Trek e Odd Thomas), defunto in modo memorabile l'anno scorso.
Per qualche tempo, alla fine della prima stagione, Del Toro/Dreamworks/Netflix sono stati indecisi sul da farsi: rinnovare il successo di Trollhunters o lasciar cadere il progetto causa morte dell'attore protagonista.
Naturalmente hanno optato per la seconda ipotesi: Yelchin aveva già registrato la maggior parte delle sue parti per la seconda stagione, Del Toro ha deciso di utilizzarle e, aggiungo io, probabilmente di modificare la sceneggiatura intorno alle palesi difficoltà tecniche.
La seconda stagione di Trollhunters è di soli 13 episodi, opposti ai 26 della prima, e il passo della storia ne soffre molto. Aggiungete il problema tecnico legato ai dialoghi e il risultato è una sceneggiatura con dei buchi, dei salti enormi. Non delle lacune artistiche, letteralmente dei passaggi mancanti tra una parte e la successiva, sezioni di trama completamente abbandonate senza risoluzione (The Deep, non sono un troll: vedere per capire), un generale senso di singhiozzo nello sviluppo narrativo.
Avevamo lasciato Jim nelle Darklands, da solo. I primi 5 episodi della nuova stagione risolvono e ripristinano lo status quo, i successivi 5 sono cazzatine più sul comico e circa autonconclusive, gli ultimi 3 aprono la svolta per la terza stagione e il confronto finale.
Animazione top, come sempre; ottimo lavoro di tutti gli attori; eccellente regia delle scene, cinematografica e professionale come raramente in serie tv animate.
Rimane il forte problema della storia.
Farò un esempio, senza spoiler: Jim a un certo punto si trova in una situazione tra la vita e la morte, imprigionato in una trappola mortale. Nell'episodio dopo, Jim è fuori dalla trappola e come sia riuscito a tirarsi fuori da quella situazione viene risolto con una linea di dialogo non particolarmente brillante. E' letteralmente così. Non è una furbizia artistica, è mancanza di scene utilizzabili.
Tutto ciò detto, Trollhunters rimane una delle migliori serie animate mai prodotte negli USA e un cartone eccellente in assoluto.
SPOILER SPOILER SPOILER
Jim fugge dalle Darklands salvando il fratellino di Claire.
Aaaargh risorge.
Vendel muore ucciso da Usurna, che è segretamente un agente di Gunmar.
Steve diventa buono e unisce al gruppo. Nomura ritorna e diventa buona anche lei.
Gunmar fugge dalle Darklands e mette insieme un esercito per conquistare la superficie.
Troll Market viene conquistato da Gunmar.
Claire utilizza troppo il potere del suo bastone delle ombre e viene corrotta da un personaggio non meglio specificato che, probabilmente, riporterà in vita Angor Rot. Questo è il cliffhanger finale.