Kingsman - the Golden Circle: seguito dell'inaspettato successo del 2014. Tornano gli eroi dell'agenzia segreta indipendente alle prese, ancora una volta, con un super villain assurdo: questa volta tocca a Julianne Moore, nella parte di Poppy Adams, regina della droga fissata con gli USA anni '50.
I Kingsman saranno affiancati in questa missione dai loro cugini americani, gli Statesman.
Staff e cast tornano circa interi dal primo film, compresi alcuni personaggi morti e risorti per l'occasione.
Come il suo predecessore, Kingsman non vuole avere un senso: vuole mostrare scene d'azione fuori di testa, combattimenti incredibili, super gadget. E' 007 strafatto di testosterone ed effetti speciali.
Nessun aspetto di questo secondo Kingsman super quanto visto nel primo: l'umorismo è inferiore, i combattimenti sono (superiori a quasi qualsiasi altro film d'azione americano) inferiori, la storia stessa è un casino senza capo né coda.
L'unico aspetto sul quale anche questo secondo Kingsman non lesina, è il non trattenere alcun colpo.
Sangue a fiumi, squartamenti, innocenti massacrati a destra e sinistra, un presidente degli stati uniti assassino genocida... il politicamente corretto non è di casa qui, ed è l'aspetto più forte del film.
La qualità migliore di The Golden Circle è far venire voglia di riguardare il primo Kingsman.
Cercando un'immagine da mettere qui sotto, mi sono accorto di quanto il materiale pubblicitario di Golden Circle abbia puntato sulla presenza di Channing Tatum nel film... Channing Tatum sarà nel film per 10 minuti.