The Hitman's Bodyguard: non so con cosa cominciare. Ci è piaciuto molto: è giusto cominciare così.
Prima di parlare del film, però, parliamo a proposito del film: è stato un immeritato floppino uscito nel fine settimana del 18 Agosto 2017, che rimarrà agli annali come il fine settimana con il peggiore incasso di sempre per i cinema americani.
Il film è anche stato oggetto di un curioso 'caso internet': solo 8 giorni dopo l'uscita nelle sale americane, una copia perfetta in alta definizione con sottotitoli e audio 5.1 è finita online su tutti i siti dedicati. Questa copia inizia con il brand di Netflix e molti siti hanno riportato la notizia che, forse, il leak sarebbe avvenuto a causa di Netflix Japan (in Giappone, ovviamente, il film non è uscito al cinema ma uscito quasi in contemporanea direttamente su Netflix): ho due commenti a proposito.
1) 'Forse a causa di Netflix Japan', è una frase che in un modo o nell'altro appare su diversi siti che hanno trattato l'argomento. Se questi siti avessero controllato la copia in questione, si sarebbero accorti che l'ultimissima schermata è un muro di testo in giapponese di quelli che si vedono a chiusura di ogni film (in altre lingue). Ci sono pochi 'forse' sulla fonte del leak.
2) Se il film non fosse sbucato su internet appena una settimana dopo, la seconda settimana del film non avrebbe vissuto un misterioso crollo verticale (seguito comunque a un esordio non brillante) dei biglietti staccati, e il film avrebbe potuto essere non un floppino.
Veniamo al film: secondo la wikipedia, la sceneggiatura di questo film sarebbe stata nella famosa black list, la lista delle migliori sceneggiature in giro per hollywood.
A noi il film è piaciuto. Il film è bello: ci sono ottimi dialoghi e situazioni divertenti, ma la storia (e la storia è una consistente parte della sceneggiatura) è non originale a essere buoni, assolutamente trita a essere onesti.
Dunque: due anni prima, Ryan Reynolds era un super bodyguard di quelli che non proteggono le celebrity ma le persone davvero importanti. Perde un cliente in malo modo e finisce in disgrazia costretto, due anni dopo (tempo presente del film), a proteggere mezzi criminali da pieni criminali.
Samuel Jackson è un super sicario, IL super sicario per eccellenza, ed è in prigione. E' anche l'unico testimone ancora in vita nel super processo internazionale a Gary 'Milosevic' Oldman.
In modo assolutamente inaspettato e davvero sorprendente, uno dei direttori dell'Interpol, che si occupa del trasferimento, è al soldo di Milosevic: l'operazione è compromessa e Samuel Jackson sfugger per un pelo a un primo tentativo di assassinio. Rientra in scena Ryan Reynolds e il suo compito, sfolgorante idea della storia, sarà quella di portare il testimone dal punto A al punto B 'tribunale', vivo.
La soluzione più innovativa di questo che, e vorrei qui coniare un termine nuovo che spero possa avere successo, potremmo chiamare un 'buddy movie', è che i due personaggi NON SI SOPPORTANO e SONO AGLI OPPOSTI!! Davvero una delle migliori sceneggiature di hollywood.
The Hitman's Bodyguard funziona per due motivi, oggi andiamo di liste:
1) Reynolds e Jackson sono eccellenti; 2) le scene d'azione sono eccellenti.
E' il primo film post-Deadpool di Ryan Reynolds, lo so che non è tecnicamente il primo film post-Deadpool di Ryan Reynolds, ma è il suo primo film deadpool-y dopo Deadpool: Reynold è uno smart talking action hero, ed è assolutamente il ruolo perfetto per lui... se solo l'avessero capito ai tempi di Green Lantern.
Samuel Jackson è la solita caricatura di se stesso, l'unico ruolo rimastogli, e prosegue il ciclo iniziato con i motherfucking snakes on a plane: la differenza qui, ed è merito della sceneggiatura e della sua interpretazione del suo buddy, è che l'autoironia è abbondante e funzionante.
E' un film interessante, e la sceneggiatura ha dei meriti, o dei demeriti storicamente validi: storicamente contemporanei validi.
Il livello di violenza è molto poco cartoonish: ci sono momenti quando Hitman's Bodyguard sembra un film di supereroi, le scene d'azione sono davvero fuori dalle righe e tendono allo slapstick, ma ci sono momenti di violenza reali ed estremamente perturbanti visti oggi. Il film è contemporaneo, non è possibile che alcune di queste scene, una in particolare, non abbiano suscitato sguardi preoccupati nella produzione, domande di appropriatezza.
Tutti i personaggi positivi del film scivolano frequentemente nella comicità, quello di Oldman no: le scene dedicate a lui e al processo sarebbero più adatte a un film europeo di denuncia politica, a docu-fiction e drammatizzazioni politicamente orientate. Ci sono scene di genocidio e di tortura: rappresentate con una discreta dose di realismo e sono incredibilmente contrastanti con, come dicevo prima, le scene d'azione over the top dove i protagonisti dimostrano di poter resistere a proiettili, cadute e schianti di ogni tipo.
Il culmine di questa disfunzionalità è raggiunto verso il finale del film quando, e la scena è rappresentata dettagliatamente in tutto tranne le conseguenze, un camion carico di esplosivo si schianta su una folla.
Il film non scherza direttamente su questa scena, ma essendo un film essenzialmente comico solleva tutta una serie di questioni, almeno, sulla stupidità del regista e della produzione.
A proposito, il regista è Patrick Hughes, il fantoccio assunto da Stallone nel suo tentativo andato male di risollevare le sorti del franchise degli Expendables.
Nel film c'è anche, ed è sempre una nota positiva, Salma Hayek.
E' un film interessante: le scene d'azione sono assurde ma se piace il genere sono anche spassose, il bickering tra i protagonisti-interpretazioni-dialoghi sono il punto più alto (e molto alto) del film; il resto è un ammasso di scelte infelici e disordine tonale, qualcosa che ultimamente in america va molto e abbiamo già notato.
Questa incertezza d'identità si vede perfettamente anche nel materiale pubblicitario: ci sono locandine con i personaggi serissimi in pose da dramma armato, ce ne sono altre, come quella che ho scelto, che sono geniali e sottolineano l'aspetto comico e riuscito del film.