Wonder Woman: finalmente abbiamo visto il film che ha suscitato tanto clamore e discussioni in tempi recenti. Immediato alfiere della lotta femminile, campione delle donne forti e indipendenti, modello per tutte le bambine.
...e in effetti è il miglior film di supereroi di Warner da quando hanno inziato la storia dell'Universo Condiviso, infatti è solo noioso e prevedibile, non una merda come gli altri.
Mi viene da dire: ha ragione Cameron.
James Cameron recentemente è stato massacrato online per aver osato dire qualcosa su queste linee: la Wonder Woman del film non è realmente il personaggio femminile forte e indipendente che il marketing di Hollywood vorrebbe far credere, perché è incredibilmente bella e senza difetti caratteriali, quindi assolutamente impossibile e non una vera donna... il commento originale di Cameron è breve, non va molto più in là. Ha ragione.
La Wonder Woman del film è la classica principessa guerriera che sa fare tutto, ha sempre ragione, è sempre eccezionalmente carismatica e meravigliosa in ogni suo gesto: non caga, non sanguina, non si sporca mai, gli uomini cadono tutti ai suoi piedi, i cattivi la vogliono per sé. L'unico momento di debolezza in tutta la storia, lo supera solo grazie all'intervento del suo uomo.
...poi è vero: è una protagonista femminile in un film d'azione, non se ne vedono molte.
Peccato che il film sia una merda.
NOTA: cerco di ignorare ma è impossibile vivere su internet e non subire notizie riguardanti il nuovo caos Warner. Il nuovo film di Batman fuori dall'universo condiviso, il film di Joker prima sì poi no, il bordello produttivo (e anche drammatico) di Justice League: la Warner non è una multinazionale malvagia, ma un ritrovo di idioti. Wonder Woman si apre in puro stile Universo Condiviso: Batman scrive una lettera a Wonder Woman, Wonder Woman pensa (senza l'intervento del super uomo Batman, Wonder Woman non avrebbe mai pensato da sola) e ricorda la storia del film, la sua origin. Non c'è una scena post-credits. Non può esserci: alla Warner non sono in grado a) di realizzare un bel film su licenza DC, b) di organizzare una struttura gestionale per l'universo condiviso.
Torniamo al film.
Wonder Woman ricorda la propria origine.
Paradise Island, un sacco di tempo fa: una delle bambine più odiose mai apparse in un film, la giovane Wonder Woman, è l'unica bambina in tutta l'immortale società delle principesse guerriere, e l'unica vera principessa. E' capricciosa e letteralmente insopportabile, l'attrice bambina andrebbe presa a sberle in faccia per ore fino a farle passare l'espressione 'spunky' che la regista ha così selvaggiamente voluto infierire su tutti noi. Ci sono più primi piani di Wonder Woman bambina che di Wonder Woman adulta... chiaro, Wonder Woman adulta deve far vedere la pelle.
Finalmente Diana cresce, un giorno un pilota si schianta sull'Isola, lei lo salva, poi arrivano i tedeschi e la pace dell'isola viene stravolta dalla scoperta che il mondo sia in guerra.
...a dire il vero non frega un cazzo a nessuno, tranne alla futura Wonder Woman.
Essendo il personaggio forte e indipendente che dimostra di essere fin dall'inizio, scappa con il primo venuto.
Wonder Woman goes to London (è una battuta e una citazione, lo scrivo perché ne sono fiero).
Wonder Woman nella Londra dei primi del '900: tutti gli inglesi sono maschilisti, le donne sottomesse. Wonder Woman non ci sta.
Parte per il fronte con il suo party, messo insieme nel più classico dei modi, e comincia a combattere contro i tedeschi dovunque siano.
A questo punto la sceneggiatura tocca il suo punto più basso, ne parlo dopo lo spoiler.
Parliamo degli attori: Chris Pine è Steve Trevor, personaggio piatto e privo di qualsiasi spessore. Ci sono altri attori ma sono solo funzioni narrative.
Gal Gadot interpreta Wonder Woman... quando il personaggio parla. Quando il personaggio combatte, e combatte spesso, la controfigura è ben riconoscibile; a volte il personaggio combatte in cg. Le scene d'azione sono discrete qua e là.
E' graziosa, sembra una bambolina e non rappresenta in alcun modo il personaggio nella sua versione più attestata: Wonder Woman è una donna imponente, una amazzone muscolosa e dai lineamenti spesso (ovviamente) mediterranei. L'aspetto che da anni viene più spesso indagato del suo carattere, nei fumetti naturalmente, è la sua natura doppia di Principessa Guerriera e Ambasciatrice di Pace: la contraddittorietà, la lotta interiore tra il desiderio di spaccare tutto e quello di risolvere con il dialogo. Non è un caso se, nei fumetti contemporanei, Wonder Woman sia uno dei personaggi che più spesso rischia la svolta malvagia.
Nel film ci sono solo le scene dove l'ingenua e vergine Wonder Woman scopre il piacere del cazzo.
Il film è diretto da Patty Jenkins. Chi? La regista di Monster, il film creato a tavolino per far vincere l'oscar alla Theron mettendole delle protesi facciali per farla sembrare schifa invece di una figa pazzesca.
Ah! Una vera eroina della lotta tra i sessi: la regista che vinto prendendo una delle donne più belle del mondo e mostrandola brutta dentro e fuori!
...a parte che su questo argomento si potrebbe discutere per ore: la necessità di imbruttire la donna per renderla vera.... sopratutto, Monster è del 2003. Ha vinto un sacco di premi token da Hollywood, poi la regista è stata costretta a un sacco di tv per campare.
Immagino come sia andata la ricerca da parte dei produttori di Warner: AAA cercasi regista donna poco cara, carriera finita, con un vago passato che possa suggerire l'idea di un interesse nella battaglia dei sessi (la battaglia dei sessi è un'altra cosa ma sto finendo i sinonimi).
Wonder Woman è un film mediocre, diretto e interpretato secondo gli scarsi standard delle mega produzioni americane più recenti (aka Warner), che è stato genialmente, o fortuitamente, fatto uscire in un momento storico quando basti NON voler afferrare una donna per la figa per sembrare degli illuminati difensori della parità tra i sessi.
SPOILER SPOILER SPOILER
Wonder Woman è ingenua e convinta che la guerra sia colpa di Ares e della sua influenza sui cuori e le menti degli uomini. Chris Pine cerca di spiegarle che gli uomini sono tutti buoni e malvagi, scelgono di esserlo e spesso fanno la scelta sbagliata perché sono umani. Wonder Woman uccide quello che crede essere Ares, la guerra non finisce e sarebbe stato un eccellente sviluppo di trama e colpo di scena: aveva ragione Chris Pine, la guerra mondiale è una cosa più complicata di un super villain. Una bella morale e la base su cui sviluppare un vero personaggio femminile consapevole.
Invece no. Wonder Woman aveva semplicemente ucciso la persona sbagliata, scopre il vero Ares (prevedibilmente, il politico inglese), lo uccide e la guerra finisce: morto Ares, i soldati tedeschi sul campo mettono giù le armi e si abbracciano con gli inglesi. Offensivo e stupido.