La Figlia del Boia (Die Henkerstochter, 2008): riporto il nome dell'autore una volta sola ora: Oliver Pötzsch. L'ho copiato-incollato.
E' il primo libro in una serie arrivata al sesto, thriller storico ambientato nella Germania del 17° Secolo.
Ho già ordinato il secondo. I thriller normalmente non mi piacciono, sarà l'ambientazione storica ma questo mi è garbato assai.
C'è curiosità online sui motivi del titolo. La curiosità online spesso diventa irritazione e rabbia, troverete recensioni negative semplicemente legate all'erronea titolazione del libro, secondo il re-censore.
La curiosità deriva dal fatto che la 'figlia del boia' sia personaggio abbastanza secondario nella narrazione del libro: i protagonisti del libro sono il padre della figlia del boia, aka il boia, e lo spasimante della figlia del boia, aka il medico. La figlia del boia partecipa ad alcune parti della narrazione, è motore e causa di alcuni passi avanti della trama, non molto di più.
Ci possono essere due spiegazioni, non escludenti, del titolo: la figlia del boia, secondo l'autore, potrebbe essere il perno intorno a cui ruota tutto il sistema dei personaggi e delle situazioni; la figlia del boia potrebbe essere stata una scelta di carattere famigliare, voluta dall'autore per incoronare il suo esordio letterario.
L'autore, infatti, dichiara di essere discendente diretto dei personaggi storici su cui basa i suoi racconti. In coda al testo c'è tutta una postfazione dedicata all'argomento.
Potrebbero essere entrambe le cose, oppure il giovane autore esordiente potrebbe aver scazzato il titolo, o l'editore potrebbe averlo trovato più accattivante di 'Detective Boia'... o equivalente in tedesco.
Jakob Kuisl è il boia di Schongau: ex-mercenario, cerusico, uomo giusto e illuminato.
E' il tipico eroe con il passato tormentato, presente tormentato, che cerca di essere onesto e consapevole del proprio posto nel cosmo. Ogni città ha bisogno di un boia, e anche se il boia è schifato e tenuto a distanza da tutti, ha la sua chiara funzione e necessità nell'economia cittadina.
Un outcast ma un outcast che tutti devono tenere in considerazione.
Il boia ha una figlia figa e troia. Non è 'troia' nel senso moderno, però il boia le ha insegnato a leggere e a pensare: gli abitanti di Schongau la ritengono quind una troia, inoltre è figlia del boia. Non fa bene alla sua reputazione.
Simon è il figlio del medico, medico a sua volta. Il padre è medico vecchio stile, quindi un ciarlatano senza nessuna conoscenza reale; il figlio è un medico moderno e il boia è sostanzialmente il suo maestro. Oltre che il padre di quella che si vorrebbe fare. Il rapporto tra i due è combattuto.
Amici, mentore discepolo, padre della figlia quello che si vuole fare la figlia.
...anche la figlia se lo vuole fare, causa di ulteriori attriti.
Un bambino viene trovato ucciso, sulla spalla del bambino c'è un simbolo satanico, il bambino frequentava la casa della levatrice, le levatrici vedono abitualmente le donne nude e le toccano pure, le levatrici sanno cose che una donna per bene non dovrebbe sapere. La levatrice di Schongau viene istantaneamente accusata di stregoneria e di aver ucciso il bambino.
Ci vuole una confessone. Il boia è anche il torturatore ufficiale. Il boia sa che la levatrice è innocente, il boia deve trovare il vero colpevole prima di essere costretto a torturare e uccidere la levatrice.
Il figlio del medico gli dà una mano, la figla del boia anche (in minima parte).
Questa è circa la trama: muoiono altri bambini e ci sono un casino di personaggi secondari.
La storia è piuttosto fitta, intricata e interessante, ma ci sono alcune debolezze come i piccoli capitoli dedicati ai 'cattivi'. Sono delle sciocchezze ingenue che spero saranno assenti nei libri successiv.
La parte da leone è svolta dall'ambientazione storica e dalla figura del boia, idealizzata dall'autore ma certamente fulcro di una reale passione. La città e i suoi personaggi sono una rappresentazione reale o stereotipata, solo uno storico potrebbe dirlo, del sentire di allora, delle paure e ignoranza e tutto il resto: è una città viva e animata, funziona bene e sono convinto migliori con i libri successivi.
Esordio notevole. Il fatto che sia originariamente scritto in lingua tedesca, quindi leggibile in traduzione italiano senza tragedie da anglofilo, è un super plus.
SPOILER SPOILER SPOILER
La levatrice è ovviamente innocente. In città ci sono dei mercenari assoldati dal vecchio Augustin e suo figlio per cercare un tesoro nascosto nel terreno su cui sta per essere eretto il lebbrosario. I bambini sono stati testimoni e vengono uccisi per quello.
Ci sono molti fraintendimenti e, alla fine, tutte le morti sono causate dalla stupidità dei bambini e da quella degli adulti in pari modo.