Modi di Vedere (Id, 2004): se capisco correttamente, questo libro è un'edizione originale italiana composta da saggi, interviste, scambi epistolari e altro, scritti da John Berger e selezionati dall'esperta italiana e traduttrice storica di Berger, Maria Nadotti. Il titolo ricalca uno dei più famosi scritti di Berger degli anni '70.
Morto a inizio anno, è stato un celebre scrittore, critico d'arte, sceneggiatore cinematografico e altro.
Uomo di grande sensibilità, sapeva fare un po' di tutto e molto bene.
In questo libro sono raccolti un po' di commenti a quadri/pittori: Tiziano, Caravaggio e qualche altro; ci sono un po' di inserti di impegno civile sulla situazione delle carceri, su Israele e altri sconfitti d'Europa e del mondo; c'è il meraviglioso discorso di accettazione del premio Booker.
Ci sono varie altre cose, tutte meritevoli di lettura. La selezione varia tra il 1972 e il 2003.
In appendice si trovano un paio di 'amiamo Berger' scritti da colleghi e amici celebri.
Avrei fatto probabilmente meglio a leggere in lingua originale ma... a questo proposito uno dei brani tratta proprio dell'argomento della traduzione (poesia ma vale uguale).
L'edizione italiana è curata e ben scritta: i testi di Berger sono validi per sé, indipendentemente dai contenuti. C'è uno strumento letterario ricorrente: la personificazione di qualche 'concetto' o tema del brano con il quale Berger dialoga, immagina di dialogare; e chiaramente è forte e frequente la presenza di testimonianze sul modo 'speciale' di vedere le cose di Berger: i modi di guardare, appunto, che l'hanno reso famoso e apprezzato.
Un buon punto d'inizio per conoscere l'autore.