The Program (Seven Deadly Sins - My Pursuit of Lance Armstrong): recentemente mi sono concesso una shopping spree in libreria, acquistando di getto cose varie di dubbio interesse.
Il ciclismo non mi piace: per anni ho provato a guardarlo con mio nonno, appassionatissimo, e con un mio amico, anche lui appassionatissimo. Vivo in una città famosa per le biciclette, non possiedo una bicicletta.
La storia di Lance Armstrong, tuttavia, è trasversalmente famosa e interessante anche per i non ciclisti.
Il titolo originale di questo libro è 'Seven Deadly Sins - My Pursuit of Lance Armstrong', da questo libro è stato tratto il film 'The Program'; il titolo del film è andato poi a soppiantare quello originale del libro.
Il titolo originale è chiarissmo e preciso: i 7 peccati capitali sono le 7 vittori di Armstrong al Tour de France, vittorie del doping che poi gli sono state tolte. L'inseguimento è il soggetto del libro: questo non è un libro su Armstrong, è l'autobiografia di Walsh e dei suoi 13 anni di quasi solitaria caccia all'uomo. E' un libro sulla straordinaria perseveranza di un uomo che ha dedicato (ben più di) 13 anni della sua vita, della parte migliore della sua vita, a distruggerne un altro.
E' assolutamente notevole.
Armstrong eroe americano dello sport come pochi altri, conquistatore dell'Europa, vincitore sul cancro, sinonimo di coraggio e dedizione (apparso in film, scopato celebrities, ha fatto tutto): politici e burocrati tutti ai suoi piedi. Non Walsh, giornalista-eroe, e i suoi discepoli.
Ci metto un po' di ironia ma non scherzo: è impressionante leggere il racconto, più o meno confermato dai fatti e dal fatto che la storia sia alla fine scritta dal vincitore, di come Walsh, battendosi contro tutto e tutti, perdendo il lavoro, mettendo a rischio il proprio matrimonio, a rischio persino la vita dei suoi amici, alienandosi la simpatia di chiunque, etc etc, sia dopo tutto riuscito ad abbattere il suo nemico Golia. Distruggendo un sogno eroico pop-sportivo come pochi altri nella storia.
Il libro è abbastanza una palla, specialmente la seconda parte quando Walsh comincia finalmente a vedersi dare ragione e tutto il testo diventa un insieme di trascrizioni processuali, interviste e altra roba documentaria.
Il libro è una palla ma la vicenda è clamorosa.