Arrival: a differenza di quasi tutti, ho letto il libro prima di vedere il film. Ted Chiang è uno dei miei scrittori preferiti ed è senza dubbio uno dei migliori scrittori in lingua inglese viventi.
Ce l'ho nell'header del blog.
L'originale Story of Your Life è un breve, non brevissimo, racconto del 1998.
L'adattamento di un racconto così complesso per struttura e concetti è riuscito abbastanza bene, anche se bisogna subito chiarire che si tratti di 'ispirazione' più che di 'adattamento' vero e proprio.
Il racconto originale non contiene così tanta storia da poter diventare un film, lo sceneggiatore del film ha dovuto metterci parecchio del proprio.
Una delle differenze primarie è che il racconto rivela il trucco praticamente subito, il film se lo tiene stretto fino alla fine optando per un gioco a sorpresa che avrebbe fatto invidia a Shyamalan.
Alieni arrivano pacificamente sulla Terra: le nazioni della Terra iniziano una gara a chi riuscirà per primo a decifrarne il linguaggio/farsi capire/capire cosa vogliono. Le nazioni della Terra, ovviamente, ne approfittano per trasformare il tutto in una corsa agli armamenti pre-terza guerra mondiale.
Cinesi e russi nella parte dei malvagi, ma Villeneuve non lesina sugli insulti all'intelligenza USA: i soldati americani facilmente influenzabili dalla propaganza reazionaria, i politici e i militari USA che prendono decisioni solo per salvare la faccia e fare i grossi.
La sceneggiatura di Arrival è, naturalmente dato il target di pubblico molto più ampio, una versione dumbed down della storia originale... il finale del film, tanto per dire, è un crescendo di spiegazioni: prima te lo fanno intuire, poi te lo spiegano se non l'hai intuito, poi te lo spiegano in modo più facile con parole più semplici, poi ti fanno il disegnino per accertarsi che davvero tutti abbiano capito.
Amy Adams non è un granché come attrice, Jeremy Renner è meglio nei film d'azione. Forest Whitaker è molto dimagrito.
Arrival è un buon film ma niente di più.
SPOILER SPOILER SPOILER
Imparare la lingua aliena vuol dire imparare a vedere il futuro (circa).