The Magnificent Seven: è poetico (per me) dopo aver visto l'ultimo episodio della serie tv tratta da un famoso film con Yul Brynner, guardare il remake del suo film più famoso.
Remake necessario? No.
Bel film? Gne.
Le potenzialità vincenti della collaborazione tra il regista Fuqua e il suo Denzel, con l'aggiunta di Ethan Hawke in una super reunion degli amici di Training Day, non raggiungono il risultato sperato.
I nuovi magnifici sette danno una buona prova di sé ma il film risulta misteriosamente troppo lungo e lento.
Prima di tutto una curiosità: i Magnifici 7 non è un film sulla segregazione razziale in America alla fine dell'Ottocento, ma ilmodo in cui viene totalmente ignorato il colore della pelle di Denzel nella caratterizzazione del suo personaggio è sorprendente.
C'è una lunga tradizione di personaggi di colore nel cinema western (magari non lunga, ma esiste): Fuqua e Denzel se ne strafottono, a tutti gli effetti il personaggio che fu di Yul e Shimura è bianco anche in questa versione.
Alcuni dei personaggi sono perfettamente riportati: Lee Byung-hun è James Coburn, Ethan Hawke è Robert Vaughn, Chris Pratt è chiaramente Steve McQueen... ma già qui si comincia a perdere un po' della corrispondenza. Vincent D'Onofrio dovrebbe forse essere Charles Bronson, Gli ultimi due sono un messicano e un indiano, il messicano chiaramente rimanda al western originale... l'indiano mah.
La sceneggiatura, che non è molto sottile, sottolinea da sé il fatto: un grigio (nel senso di un sudista, Ethan Hawke), un blu (Denzel, sempre ignorando il suo essere nero), un indiano, un cacciatore di indiani, un irlandese ubriacone, un orientale e un messicano.
E' una parata di stereotipi del western. C'è del buono in questa accozzaglia, c'è anche della superficialità nella caratterizzazione.
La vicenda è vagamente aggiornata: non c'è il villaggio di messicani perseguitati da briganti, ma una cittadina di onesti lavoratori minacciati da un ricco bianco che vuole le loro terre ricche d'oro.
Il ricco bianco fece un qualche torto a Denzel in passato, Denzel scatena la sua furia.
Prima del segmento spoiler, mi limiterò a dire che, come nell'originale giapponese e nel circa originale americano, solo in 3 sopravviveranno. Diversamente dai magnifici 7 dello spazio, che muoiono tutti se non ricordo male.
Non è contato tra i 7 ma anche in questa versione esiste il personaggio locale che li aiuta a combattere, è l'unico serio cambiamento rispetto all'originale.
Siamo di nuovo in un periodo di grande scarsità western, si prende ciò che passa il convento ma l'aspettativa era per qualcosa di meglio.
SPOILER SPOILER SPOILER
Muoiono tutti gli attori famosi, tranne Denzel. In ordine: Ciccio D'Onofrio, Hawke e Lee, Chris Pratt.
Remake necessario? No.
Bel film? Gne.
Le potenzialità vincenti della collaborazione tra il regista Fuqua e il suo Denzel, con l'aggiunta di Ethan Hawke in una super reunion degli amici di Training Day, non raggiungono il risultato sperato.
I nuovi magnifici sette danno una buona prova di sé ma il film risulta misteriosamente troppo lungo e lento.
Prima di tutto una curiosità: i Magnifici 7 non è un film sulla segregazione razziale in America alla fine dell'Ottocento, ma ilmodo in cui viene totalmente ignorato il colore della pelle di Denzel nella caratterizzazione del suo personaggio è sorprendente.
C'è una lunga tradizione di personaggi di colore nel cinema western (magari non lunga, ma esiste): Fuqua e Denzel se ne strafottono, a tutti gli effetti il personaggio che fu di Yul e Shimura è bianco anche in questa versione.
Alcuni dei personaggi sono perfettamente riportati: Lee Byung-hun è James Coburn, Ethan Hawke è Robert Vaughn, Chris Pratt è chiaramente Steve McQueen... ma già qui si comincia a perdere un po' della corrispondenza. Vincent D'Onofrio dovrebbe forse essere Charles Bronson, Gli ultimi due sono un messicano e un indiano, il messicano chiaramente rimanda al western originale... l'indiano mah.
La sceneggiatura, che non è molto sottile, sottolinea da sé il fatto: un grigio (nel senso di un sudista, Ethan Hawke), un blu (Denzel, sempre ignorando il suo essere nero), un indiano, un cacciatore di indiani, un irlandese ubriacone, un orientale e un messicano.
E' una parata di stereotipi del western. C'è del buono in questa accozzaglia, c'è anche della superficialità nella caratterizzazione.
La vicenda è vagamente aggiornata: non c'è il villaggio di messicani perseguitati da briganti, ma una cittadina di onesti lavoratori minacciati da un ricco bianco che vuole le loro terre ricche d'oro.
Il ricco bianco fece un qualche torto a Denzel in passato, Denzel scatena la sua furia.
Prima del segmento spoiler, mi limiterò a dire che, come nell'originale giapponese e nel circa originale americano, solo in 3 sopravviveranno. Diversamente dai magnifici 7 dello spazio, che muoiono tutti se non ricordo male.
Non è contato tra i 7 ma anche in questa versione esiste il personaggio locale che li aiuta a combattere, è l'unico serio cambiamento rispetto all'originale.
Siamo di nuovo in un periodo di grande scarsità western, si prende ciò che passa il convento ma l'aspettativa era per qualcosa di meglio.
SPOILER SPOILER SPOILER
Muoiono tutti gli attori famosi, tranne Denzel. In ordine: Ciccio D'Onofrio, Hawke e Lee, Chris Pratt.
Posta un commento