Shin Godzilla: internazionalmente noto come Godzilla Resurgence. Qualche nota introduttiva: è il ventinovesimo film giapponese dedicato a Godzilla, il primo dopo lo sfortunato Final Wars del 2004 e la decisione da parte di Toho di prendersi una pausa dalle produzioni connesse al Re dei Mostri. 
NOTA: 28 film in 50 anni, l'originale Godzilla del 1954, Final Wars del 2004. 
Shin Godzilla è un reboot e, per rilanciare il franchise, la produzione giapponese ha deciso di rivolgersi a un regista di chiarissima fama popolare: Hideaki 'Evangelion' Anno. 
Non è il primo film live action di Anno: l'ultimo uscì, casualmente, nel 2004. L'adattamento dal vivo di Cutey Honey... non uno dei suoi momenti migliori. 
Per rispondere alla chiamata di Toho, Anno ha messo in pausa l'ultimo film della rebuild di Evangelion, causando non poca irritazione tra i fan a livello globale. Anno si è scusato ma avrebbe potuto non farlo, Shin Godzilla è un film incredibile. 
Devo dirlo subito perché ce l'ho in testa da quando ho sentito il famigliare battere dei tamburi: la trama di Shin Godzilla prende più che una semplice ispirazione dal celebre combattimento contro Ramiel, il quinto angelo (episodi 5-6 della serie originale, primo film della rebuild) di Evangelion. 
"Più che una semplice ispirazione": Anno ripropone uno dei pezzi più celebri della colonna sonora, ripropone intere scene, ci sono persino delle esatte trasposizioni di fotogrammi, soprattutto l'andamento narrativo dal momento in cui Godzilla/Ramiel si ferma alla messa in atto del piano, tutto è esattamente improntato allo scontro con Ramiel. 
Anno si è sempre detto un grande fan dell'originale Godzilla e quella stessa scena del combattimento con Ramiel era a sua volta ispirata proprio al film di Honda. Il ciclo è compiuto, l'omaggio autoreferenziale è perfetto, la scena è assolutamente eccezionale, il risultato è perfetto. 
Bisognava essere molto bravi per farlo. Anno è molto bravo. 
Detto questo, volendo cirare giusto un altro anime: parte della trama riguardante il misterioso professor possiede similitudini con un altro celebre pezzo d'animazione giapponese, il primo film di Patlabor. 
Veniamo al dunque. 
Godzilla è una super forma di vita, non è un residuato preistorico: è un animaletto radioattivo capace di auto-evoluzione istantanea, immortale e invincibile. 
Visivamente non è il solito Godzilla: è molto più grande, la coda è più lunga e pronunciata, le braccine sono più vestigiali, il colore è tendente al rosso (sì, strizzando gli occhi ha qualcos che richiama gli schemi colori di alcuni angeli ed evangeli). Il suo fuoco atomico ricorda i laser di Ramiel... e possiede anche altre armi senza precedenti che... merda, è davvero praticamente un live action di Evangelion. 
In omaggio all'originale di Honda, inaspettatamente considerando la produzione firmata comunque dall'ufficialissima Toho, Shin Godzilla è un film politicamente schierato, politicamente critico tanto verso il nazionale quanto l'internazionale, oltre che genericamente contro il nucleare. 
Il governo giapponese è inetto e paralizzato da burocrazia e schemi gerarchici infiniti, il governo giapponese è succube e suddito degli americani che, pur non direttamente malvagi, sono presentati sufficientemente senza scrupoli e indifferenti alle altrui sovranità nazionali. 
Godzilla arriva dall'acqua, come al solito, a atterra una prima volta: panico generale, non ci sono regole scritte contro l'attacco da parte dei mostri e tutto il governo giapponese va nel panico; Godzilla torna in acqua, poi torna una seconda volta e i giapponesi gli scagliano addosso tutta la forza del JSDF, fallimento assoluto. 
Intervengono gli americani. Fallimento. 
Qualcuno dice: 'dopo il Giappone, Godzilla potrebbe attaccare gli USA'. Gli americani prendono il controllo delle UN asservite e impongono ai giapponesi il prossimo piano d'azione, sganciare una bomba atomica su Tokyo. 
Chiaramente l'equazione: USA, bomba atomica e Giappone causa più che un incubo, solleva più che una questione di coscienza (storica e non), più che qualche fantasma del passato. 
E' un film forte, intenso, emotivamente onesto e sinceramente inteso a recuperare il senso originale di Godzilla, la metafora sociale e politica alla base della sua creazione. Tutto ciò senza scordare il fuoco atomico, i modellini di città e veicoli, i tizi nel costume. 
Ho praticamente costretto mia moglie a guardarlo, ne è rimasta entusiasta: nessuno degli altri 28 film di Godzilla avrebbe potuto piacerle.