For the Love of Spock: produzione iniziata prima della morte di Nimoy, poi diventato commemorativo.
E' diretto dal figlio di Nimoy, Adam.
Non è che ci sia molto da dire: la vita di Leonard Nimoy con particolare attenzione, ovviamente, alla sua carriera e al suo impatto culturale nel ruolo di Spock.
Il documentario è piuttosto edulcorato e, a parte accennare al problema alcolico di Nimoy, si tralasciano completamente i decenni di ostilità e astio nei confronti del personaggio di Spock, per non parlare dello scarso esito artistico di certi suoi side project musicali e altro.
Questo è un documentario elogiativo che non dà spazio a opinioni discordanti od ombre.
Si intervista gente ancora in vita che ha avuto a che fare con Star Trek la serie originale, i film, e i reboot.
E' un buon documentario con un unico passaggio davvero patetico verso la fine, del tutto evitabile: Adam sta intervistando Quinto e, improvvisamente, è Adam a iniziare una specie di confessione al molto più giovane attore che interpreta oggi il ruolo del padre... pollice verso.
L'aspetto più interessante è la presenza popolare aldilà di Spock: i ruoli successivi, le regie e le altre apparizioni pubbliche.
...no, l'aspetto più interessante è la selezione di grandi footage da e intorno alla serie originale.
La serie originale di Star Trek è difficile da guardare oggi. E' davvero vecchia e l'interezza degli episodi dimostra tutta l'età accumulata, eppure ogni episodio di Star Trek contiene delle scene che sono ancora incredibilmente divertenti e vive. Funziona meglio come repository di webm, vecchia di 50 anni è un risultato eccezionale.
Si guarda, non si impara niente.
...una cosa non sapevo. Stando al documentario, quando venne prodotto il cartone animato di Star Trek, inzialmente i personaggi di Takei e della Nichols non ne avrebbero dovuto far parte (un programma per bambini con un negro e un asiatico... brrrr): Nimoy si sarebbe opposto costringendo una revisione socialmente e culturalmente onesta.