MJ-12 Inception (Id, 2016): primo libro della nuova serie di un autore che non conoscevo, Michael J. Martinez.
L'inizio è piuttosto noioso a causa della semplice impostazione come origin story, ma con l'avvio dell'azione il tutto si sviluppa in un divertente romanzo d'avventura e spionaggio con superpoteri.
Certamente ne prenderò il seguito.
Guerra fredda e superpoteri, la CIA contro il KGB, tutti con agenti segreti con super poteri.
La passione occulta di Hitler e l'atomica di Hiroshima hanno qualcosa in comune, non sappiamo ancora cosa, e hanno prodotto due anomalie rimaste come il maggiore segreto alla fine della seconda guerra mondiale.
Gli americani controllano (studiano) una di queste anomalie, i russi l'altra: queste anomalie sono in grado di dare super poteri a gente a caso. Nel mezzo c'è qualche rimasuglio di Reich.
I servisi segreti nascenti delle due superpotenze si accaparrano tutti i Variants possibili e li addestrano per combattere la guerra fredda.
Martinez è cresciuto leggendo le storie dei mutanti Marvel.
MJ-12 è molto una storia degli X-Men degli anni d'oro, molto davvero e non è un male. Anzi.
Questo primo romanzo è strutturato per dare una bella occhiata alle scene d'azione e spionaggio, con tanto di preparazione e gadget alla James Bond: veloce e semplice intrattenimento; e buttare nel calderone una marea di pseudo segreti da sviluppare nei romanzi successivi.
Chiunque abbia amato gli X-Men di Claremont si troverà perfettamente in linea per apprezzare anche l'opera di Martinez, gli altri potrebbero comunque trovarsi a leggere un simpatico romanzo di Segretissimo con meno sesso e più superpoteri.
SPOILER SPOILER SPOILER
Il trasmutatore muore alla fine, Anderson è un traditore, lo scienziato Nazi combina qualcosa di grave alla fine, il senatore McCarthy avrà naturalmente il suo bel ruolo a venire.