Kubo and the Two Strings: ...perché il titolo italiano di questo meraviglioso film deve mancare completamente il senso di TUTTO il film e concentrarsi su un dettaglio realmente irrilevante?
Neppure le recensioni più entusiastiche rendono completa giustizia alla memorabile, istantaneamente classica e cult, bellezza di Kubo.
L'unico modo per capire la vera, eccezionale grandezza di questo cartone animato misto 3d/stop motion è verificarne lo strepitoso insuccesso economico. Kubo certamente farà meglio in versione casalinga, ma è uno spettacolo assolutamente affascinante, emozionante e coinvolgente.
Innanzitutto, mi pento immediatamente per non aver visto i film precedenti dello studio Laika: rimedierò seduta stante.
Kubo è il debutto alla regia per Travis Knight, sembra un nome finto, che ha però lavorato come capo animatore nei precedenti film dello studio: difficile definirlo inesperto, questa sua prima firma è meritevole di passare alla storia.
L'animazione è super: il misto stop motion/cg crea un effetto unico capace di inaspettata espressività e raffinata atmosfera.
Il giovane Kubo vive nascosto con la madre vicino a un piccolo paesello: può andare in giro solo di giorno, la notte deve nascondersi per non essere trovato da suo nonno, il Re della Luna.
Il nonno gli ha già ammazzato il padre e cavato un occhio, e vuole cavargli anche l'altro (per vari motivi).
...ovviamente, un brutto giorno Kubo si distrae e il Moon King lo trova.
Kubo fugge. Nella sua fuga, Kubo è accompagnato da una Scimmia parlante e da un samurai maledetto senza memoria e con la forma di uno scarabeo antropomorfo (circa).
La sceneggiatura non è esattamente quella di un thriller, non si cerca esattamente di tenere nascosti i segreti e tutto è abbastanza immaginabile e prevedibile a ogni passaggio. La qualità di scrittura, dialoghi e interpretazioni vocali rende tutto magico e unico.
Kubo deve trovare 3 oggetti magici: una spada, un'armatura e un elmo. Una vera e propria quest.
E' inseguito dalle sorelle della madre e dal nonno (e qualche mostro lungo la strada).
Kubo ha un potere magico, ereditato dalla madre: con il suo shamisen è in grado di manipolare la carta e dar vita a incredibili origami (non solo la carta, ma quello è un level up).
La musica dello shamisen è preziosa ed esotica e unica, e mi ricorda perché l'ho sempre trovata particolarmente apprezzabile, allo stesso tempo armonica e stridente.
Kubo è doppiato da uno dei ragazzini di Game of Thrones; la madre da Charlize Theron, Matthew McConaughey dimostra di poter trattenere il proprio accento texano ed è il samurai-scarabeo; Ralph Fiennes è naturalmente il cattivo. C'è anche George Takei nel ruolo di villaer x.
La squisita musica è composto da Dario Marianelli.
Siamo a metà novembre, posso tranquillamente espormi e dichiararlo il miglior film dell'anno.
SPOILER SPOILER SPOILER
Ovviamente la scimmia è la madre e lo scarabeo il padre; entrambi muoiono.
Le due stringhe del titolo sono le memorie del padre e della madre morta che Kubo utilizzerà per dare rinnovato e più forte potere al suo shamisen.
Kubo batte il Moon King non con i suoi oggetti magici, circa inutili alla fine, ma con il potere della sua musica.