Hell or High Water: è uno di quei film belli ma non divertenti, deprimenti. Un film particolarmente adatto post-elezioni americane.
La storia si svolge a Buco di culo, Texas, USA.
La rappresentazione visiva di Buco di culo è diversamente simile al mito urbano della Detroit contemporanea: povertà, ricchezza svanita, disoccupazione, debiti, edifici abbandonati, case in rovina, etc etc. Le sostanziali differenze riguardano la vastità degli spazi da lontana frontiera, la questione razziale con injun e messicani, le armi.
In un'area dove tutti sono poveri e armati, due fratelli iniziano un blitzkrieg contro piccole banche in paesi semi abbandonati: non lo fanno per sopravvivere, sono entrambi fin da subito candidati a finire come Butch e Sundance, hanno una quota di denaro da raggiungere per salvare il ranch di famiglia e lasciarlo ai figli di uno dei due, cercare di dar loro una chance a una vita migliore.
I due fratelli sono Chris Pine, piuttosto figo nella versione cowboy sporco e completamente diverso (è un complimento alle sue doti attoriali) dall'abituale Capt Kirk, e un Ben Foster in versione sovrappeso (molto raro per Foster che solitamente appare magrissimo) e derelitta da criminale straccione.
A dar loro la caccia c'è il ranger prossimo al ritiro e depresso, Jeff Bridges.
La regia è di David Mackenzie, regista scozzese al suo (credo) debutto americano: è un film non proprio indipendente ma quasi, è un film da circuito della critica e infatti esordì a Cannes.
Pochi soldi spesi, guadagni positivi, successo sui giornali.
La sceneggiatura è particolarmente apprezzabile per il bel rapporto, ben reso dagli attori, tra i fratelli; per la buona, semplice, ben sviluppata idea dietro il metodo delle rapine; per essere perfettamente riuscita a rendere la tragedia di un paese abbandonato, povero e altamente armato.
Il personaggio di Bridges funziona poco: se ne sono visti troppi così in tanti film action, questa versione depressa del Tommy Lee Jones del fuggitivo lascia a desiderare... o versione più depressa del Clint Eastwood di Perfect World.
Il finale è medio, il film non è male.
SPOILER SPOILER SPOILER
Ben Foster muore, prima però uccide l'amico di Jeff Bridges. Il piano di Chris Pine funziona e i suoi figli diventano ricchi. Chris Pine è roso dal rimorso e diventa Chris Bale from the Machinist.
Jeff Bridges vuole vendetta, Chris Pine si lascerebbe volentieri ammazzare ma anche no. I due raggiungono una sorta di tregua armata con la promessa di farsi secchi in futuro se le condizioni saranno giuste.