The Sea Hates a Coward (Id, 2015): lo puntavo da un po' e ho finalmente deciso di cedere alla tentazione. Pubblicato da Abaddon Books (vari post indietro nel tempo dedicati a questo particolare editore) in versione esclusivamente digitale per Amazon Kinle.
Originariamente 'libro' unico autoconclusivo è stato recentemente recuperato e trasformato in una serie, secondo già uscito.
L'autore è Nate Crowely: una breve ricerca me lo segnala come una meteora di Twitter, questo romanzo è il suo debutto ma dovrebbe aver precedentemente pubblicato una raccolta dei suoi tweet... avrei qualche informazione in più ma niente che interessi al momento.
Il setting di questo romanzo è molto originale e particolare: commedia horror fantascientifica che potrebbe aspirare al mirabile titolo di New Weird Fiction.
Futuro lontano, non necessariamente il nostro comunque una presunta razza umana.
Mega-Super-Gigacittà costiera da decenni (centinaia d'anni? Non ricordo) assediata da un nemico implacabile.
La città sopravvive in virtù della propria imbattibile marina militare, impossibile tagliare i rifornimenti via mare.
Rifornimenti da dove? Non risultano alleati e si devono arrangiare.
Nel mare lontano, Oceano, vivono Mega-Super-Gigapesci/mostri marini che un'armata di pescatori abbatte e riporta in patria per sfamare la cittadinanza.
E' un lavoro pericolosissimo e i bravi cittadini non lo vogliono fare: i morti vengono resuscitati in forma di zombie e utilizzati per questo compito.
Uno di questi morti, un bel giorno, si risveglia e decide che il destino assegnatogli dopo la vita non gli va giù.
Ribellione e rivolta!
La prospettiva è quella di uno zombie che ritorna parzialmente senziente: prima a bocconi, poi sempre di più. Intelligentemente il progressivo disgregamento del corpo dello zombie è inversamente proporzionale al progressivo risveglio dell'intelletto e coscienza del protagonista.
La comicità deriva dalla prospettiva patetica e disfunzionale dello zombie che ricorda quando era vivo e deve adattarsi al non esserlo più: idiosincrasie, etc etc. Molta della comicità deriva anche dal rapporto tra lo zombie-risvegliato-capo-della-rivolta e gli altri zombie a vari stadi di risveglio-non risveglio mentale.
E' strutturato molto bene, la storia gira molto bene e il resto del setting ricorda vivacemente il Mieville più spericolato (ma non quello più artistico) del Bas-Lag.
Lettura divertente e rapida, piena di trovate: esattamente il tipo di produzioni che caratterizzano il meglio dell'offerta di Abaddon.
Certamente leggerò anche il seguito.