Kuromukuro: serie animata originale prodotta per i 15 anni di P.A. Works. 26 episodi in 2 stagioni, Netflix ne possiede i diritti esclusivi di distribuzione internazionale.
Non è una brutta serie, non è un'eccellenza ma neppure trista: il livello tecnico dell'animazione è tendenzialmente mediocre, specialmente nella seconda stagione, ma i combattimenti tra i robot sono mediamente realizzati meglio.
La sceneggiatura è... ripensandoci questa serie è non è proprio un granché.
Alieni invadono la Terra, un samurai 'ibernato' si risveglia alla Captain Japan insieme al suo mecha nero Kuromukuro (black artifact) per respingerli.
Ci sono varie storie e una marea di personaggi secondari: c'è la solita scuola, ci sono alieni che visitarono la Terra secoli prima, ci sono gemelli tra gli alieni e i terrestri, ci sono altri alieni, c'è un po' di trama alla Independence Day.
I robot non sparano, si prendono essenzialmente a spadate. Il mecha design è del tizio di Gargantia (memorabile più per il fan service che per i robot).
C'è anche una storia d'amore ma è sviluppata in modo così meccanico e.. ripensandoci questa serie è una merda.
L'ho guardata tutta più che altro perché il metodo Netflix ti permette di guardare tutto in una botta, penso di aver mandato avanti pezzi di tutti gli episodi per saltare le parti scolastiche e comiche.
SPOILER SPOILER SPOILER
Alla fine respingono l'invasione della nave scout aliena. Il samurai e gli altri alieni alleati passano attraverso il ponte spaziale per portare lo scontro a casa degli alieni. 5 anni dopo, nell'epilogo, i terrestri si sbattono nello spazio con la loro prima astronave per portare aiuto e rincongiungere gli amanti.