Mr. Right: commedia nera d'azione dell'anno scorso, piccolo budget, probabilmente ancor minore incasso, flop di pubblico, non apprezzato dalla critica.
E' una delle migliori commedie degli ultimi anni.
...e sarà che sono parziale essendo protagonista Sam Rockwell, ma il film è davvero grazioso e divertente.
Sam Rockwell è al suo meglio nel ruolo dell'amabile psicopatico, qui è un hitman in crisi di coscienza.
La crisi di coscienza del sicario è un classico e noioso stereotipo, ma quella di Sam Rockwell è un po' diversa dal solito: non è che abbia smesso di uccidere, ha semplicemente deciso di non uccidere i bersagli ma i mandanti degli omicidi.
Inoltre, per essere ancora più assurdo: prima di uccidere qualcuno indossa uno di quei nasi da clown rossi da 2 soldi.
Bene.
Compagna d'avventura e romance, Anna Kendrick: ragazza normale con un gusto discutibile in fatto di uomini. Tradita dal suo compagno e in cerca di avventura e vendetta.
Incontra il simpatico sicario e tra i due scatta la scintilla.
Bene.
Il simpatico sicario non è particolarmente apprezzato nella comunità dei sicari, ecco quindi il suo ex-partner Tim Roth, ingaggiato di riportarlo all'ovile per essere riprogrammato.
La sceneggiatura è di Max-figlio-di-John Landis, il talento si trasmette attraverso i geni: i dialoghi e le scene di Mr. Right sono non solo brillanti, ma anche carini in quel modo romantico che piace alle donne, e assurdi in quel modo divertente che piace agli uomini.
Il risultato, merito anche delle interpretazioni assolutamente NON da actor studio di tutti gli attori principali: sopra le righe è dire poco. Accenti improvvisati e inutili, battute improvvisate, balletti e un genuino senso di intrattenimento.
La regia è di Paco Cabezas (nome d'arte?), regista spagnolo autore di roba che non ho visto tra cui un film che mi rendo conto di non aver visto per averlo confuso con un altro: il suo film precedente si chiama 'Rage' ed è con Nicholas Cage, ne ho letto il titolo e quando l'ho letto ho pensato fosse Drive Angry.
Il finale è complicato: non è certo un finale edificante, ed è un finale che giustifica il 'nero' attaccato a commedia, ma è sensato e funziona nel crescendo surreale degli ultimi venti minuti.
Avrebbe potuto essere il perfetto primo film di una serie, l'incapacità di apprezzare cose diverse da parte del pubblico ci è costata questa possibilità.