Kabaneri of the Iron Fortress (Kōtetsujō no Kabaneri): c'è sfortunatamente un solo modo per giudicare l'ultimo anime dello studio Wit, guardare il primo episodio e confrontarlo con l'ultimo.
Un anime che vanta il chara design di Haruhiko Mikimoto, che si mostra in un primo episodio di eccellenza tecnica impossibile per la televisione, non può terminare con un ultimo episodio, in una serie di soli 12, con un calo così radicale e visibile.
Episodio dopo episodio, l'animazione peggiora, i dettagli si perdono, il bellissimo chara diventa anonimo e scomposto.
...e lo stesso si può dire per la trama.
Kabaneri è una specie di mezzo clone di Attack on Titan (sempre studio Wit, quindi imbarazzante), è una produzione originale: ci sono persone che vivono in città circondate da grandi muri per tenere lontani i Kabane (zombi corazzati). Le città sono collegate tra loro da una rete ferroviaria sulla quale si muovono giganteschi treni super corazzati e armati.
L'eroe della serie è un kabaneri, uno zombie con ancora controllo sulla propria mente.
...le similitudini con Attack on Titan proseguono ma è inutile perderci tempo... per esempio il regista, il regista è lo stesso.
Il finale prosegue sempre più scemo, specialmente quando la lotta per la sopravvivenza di quel poco che rimane dell'umanità viene ulteriormente minacciato da un super inutile villain assolutamente privo di spessore, carisma, utilità.
Gigantesca delusione e spreco.