This Census-Taker (Id, 2016): anno impegnato per China Mieville con ben due pubblicazioni.
La seconda in uscita a breve è un romanzo 'completo', qui parliamo di un romanzo breve.
Il protagonista è un bambino e, apparentemente, all'inizio della storia questo sembrerebbe farne un seguito spirituale per Un Lun Dun... ma non è così.
E' un libro particolarmente complesso, particolarmente enigmatico e difficile: un uomo ricorda un evento traumatico della propria infanzia, traumatico e definente di tutta la sua identità e vita successiva.
Quando il padre uccise la madre.
Fin dall'inizio non siamo realmente sicuri di cosa o come sia successo, se sia successo.
L'uomo ricorda la propria infanzia e il ricordo della propria infanzia, come ogni ricordo, non è certo preciso o cristallizzato nel tempo: è alterato dalla vita successa dopo, alterato dalla distanza e reso nebuloso, confuso.
Mieville è un genio narrativo e il modo in cui contorce la sua scrittura per rendere la deficienza del ricordo è al pari del flusso di coscienza.
Il racconto passa dalla prima alla terza persona, alla seconda: il ricordo è più vicino, più lontano; ricordi te stesso attraverso i tuoi occhi, ricordi te stesso come in un film, come se fossi il protagonista, a volte ricordi te stesso attraverso gli occhi di un altro. Memoria e immaginazione si fondono e confondono a vicenda.
Il linguaggio del libro è particolarmente e deliberatamente arduo, come spesso in Mieville, qui più del solito: il dizionario è requisito necessario per la lettura.
Il setting riprende la difficoltà di decifrazione come tema del libro: è il futuro, è un futuro dove tutto è andato in malora stile slow apocalypse. La piccola umanità campione visibile nella storia vive tra la spazzatura del mondo che fu, questo non è un mondo andato avanti, si è proprio fermato: così fermo da tornare persino indietro.
Il titolo del libro diventa chiaro solo a ridosso del finale.
E' un romanzo di Mieville all'ennesima potenza ed è potente e incalzante, allo stesso tempo è anche privo di appigli e non invita alla partecipazione; non è, però, un esercizio stilistico senza profondità o contenuti: anzi, è un esercizio di espressione per contenuti difficilissimi che si avvale di una delle più complicate e precise narrazioni che l'autore abbia mai messo insieme. Ed è dire moltissimo.
SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER
Non è in realtà chiaro neppure alla fine se il padre abbia ucciso la madre o meno, direi di sì. Non è molto importante, il Census-Taker uccide il padre per i suoi crimini (crimini del passato o del presente poco importa). Il figlio diventa allievo del Census-Taker.