Starboard Wine (Id, 1984): non è un giornalista, quindi non conta. Raccolta di essays scritti dopo il 1977 da Samuel Delany. Alcuni sono trascrizioni di discorsi pubblici, altri sono intro a qualche volume, altri ancora lezioni tenute durante un periodo di insegnamento presso l'Università del Wisconsin, lettere, etc etc.
Rapidamente: il primo è un pezzo parzialmente autobiografico su cosa volesse dire crescere come un nero benestante negli anni 40-50, la fantascienza come visione di un domani sociale, strumento per aiutare a pensare. La fantascienza e la comunità nera, la rivelazione di Starship Troopers.
Il secondo è proprio dedicato a Heinlein, inventore del termine speculative fiction e di un considerevole numero di figure retoriche entrate nel repertorio comune dell'autore di fantascienza, analisi di Glory Road.
Segue il primo pezzo dedicato alla fantascienza come letteratura, valore letterario della fantascienza.
Una descrizione del corpus di Sturgeon, considerato il più importante nella storia della fantascienza, e un parallelo con Bester e Stars are my destination, il più importante romanzo di fantascienza. Analisi di Cosmic Rape.
Ancora SF come letteratura e la scarsa, allora, comunicazione tra gli ambiti della SF, l'assenza di un'identità comunitaria.
Un pezzo sulla Russ e l'importanza della fantascienza politica, in questo caso femminista, e la difficoltà per molti lettori di far coincidere l'idea di fantascienza con quella di impegno politico. Analisi di alcune opere.
Un pezzo quasi satirico sui discorsi pronunciati da autori di fantascienza durante le convention: ci sono quelli in difesa della vera SF contro le sue deviazioni, quelli contro la critica e, infine, quelli a piacere di argomento vario.
Due pezzi separati dedicati a Disch: vita e opere.
Segue, tematicamente, un pezzo sui rapporti tra fantascienza e poesia, fantascienza e scienza, fantascienza e letteratura. Ovviamente.
Tre lettere di vario argomento.
L'ultimo pezzo è un excursus sui modelli storici di fantascienza, caratteristiche ed evoluzioni, nomenclature.
Le analisi dei testi sono certamente, ammesso di averli letti e ricordarli, le parti dove la profondità intellettuale di Delany mostra il suo meglio; gli altri pezzi, quelli evidentemente pensati per un più largo pubblico, sono meno interessanti.
Ognuno di questi pezzi va rapportato al periodo storico di riferimento, con tutti i relativismi del caso.
Certamente una lettura informativa per il lettore più smaliziato, e meno giovane.