Pandemic: in attesa di Hardcore Henry, un piccolo b-movie direct-to... in realtà il direct-to non credo sia più un termine realmente utilizzato, immagino andrebbe sostituito con 'video on demand'... direct-to-video-on-demand è un po' troppo lungo.
Film in prima persona, circa.
A differenza di Hardcore Henry, che dovrebbe essere tutto in prima persona senza mezze misure, Pandemic opta per una soluzione mista a metà tra il found footage e il prima persona vera e propria: i personaggi indossano delle videocamere, noi vediamo quanto ripreso dalle videocamere e, talvolta, quanto ripreso da camere di sorveglianza esterne.
E' un horror con epidemia di zombie.
L'epidemia è già accaduta e piccoli bastioni militarizzati cercano di riprendere il controllo/trovare una cura/sopravvivere.
Team di 4 (guidatore, navigatore, armi e dottore) vanno in giro alla ricerca di sopravvissuti e campioni. Il nuovo dottore del team 314 è la nostra protagonista.
Regista e attori sono tutti volti visti, nessuno con una carriera di successo: Pandemic è e resta un b-movie senza particolari qualità, e il budget limitato impedisce di sfruttare la prima persona in un modo che sia solo vagamente interessante.
TUTTAVIA, tuttavia non è assolutamente una schifezza: gli attori ci provano e il regista tenta una o due soluzioni interessanti, in mezzo ad altre scopiazzate da REC e altro.
L'unico elemento di Pandemic veramente negativo è il poster: è assolutamente fuorviante, ingannevole e totalmente non rappresentativo dei contenuti del film. E' un merdoso specchietto per allodole alla ricerca di un Vin Diesel - The Last of Us spacca e spara (e io ci sono subito caduto).