Mobile Suit Gundam - Iron-Blooded Orphans (Kidou Senshi Gundam: Tekketsu no Orphans): dopo il flop Reconguista e il dubbio successo di Build Fighters, Sunrise ha sorpreso il suo pubblico con una nuova serie di Gundam molto diversa dalle precedenti.
La migliore serie di Gundam da... beh, per i miei gusti specifici, la migliore da G Gundam (1994-1995); volendo cercare di essere obbiettivi, la migliore da Turn A Gundam (1999-2000).
Orphans di discosta completamente dalla linea di successi che marca il suo capostipite in Gundam Wing, passando per Seed, per arrivare a 00.
Tutte serie con un loro valore, che ho pure apprezzato qua e là, ma accomunate da caratteristiche troppo marcatamente simili (protagonisti emo-fighetti, Gundam pieni di gimmick, storie confuse e complicate ma vuote) e intese per un pubblico adolescenziale, ragazzine alla ricerca di personaggi maschili sofferenti ed effemminati, etc etc.
Orphans è un prodotto diverso che si rifà alla migliore tradizione fantascientifica di Gundam: quella dei real robot, dei robot che sono macchine da guerra senza super poteri, con i piloti asso, con la politica e il militarismo, con la terra e le colonie, e i blocchi economici e la lotta di classe.
Questa diversità è merito della coraggiosa scelta, coraggiosa per davvero, compiuta da Sunrise a livello di autori: Tatsuyuki Nagai alla regia, la celebre Mari Okada alla sceneggiatura.
Guardatevi le loro carriere, provengono da un mondo diverso rispetto a Gundam e portano a Gundam sensibilità e idee di freschezza ed efficacia uniche.
Orphans è senza dubbio la migliore serie di Gundam da 15 anni e più a questa parte, è un eccellente cartone animato e, se non fosse stato per una certa stagione di 2 di Haikyuu, sarebbe stato il migliore della stagione invernale 2015-2016.
La storia si svolge all'interno di una nuova timeline: ci sono la Terra, padrona ricchissima divisa in megacorporazioni geoeconomiche, ci sono Marte e le Colonie, sfruttate e schiavizzate.
100 anni prima c'è stata una grande guerra e il presente è governato da un esercito sovranazionale che influenza e viene influenzato dai poteri forti terrestri: è un setting piuttosto complesso, non completamente sviscerato ma molto ben centrato.
Gli 'orphans' del titolo sono un vasto gruppo di giovani composto da 'space rats' e 'human debris', denominazioni offensive per definire non terrestri, nati nello spazio, senza diritti o futuro: giovani usati come mercenari, addestrati e geneticamente alterati per combattere e servire, cannon fodder.
Tra queste alterazioni, molti degli orphans sono stati operati per potersi connettere direttamente ai macchinari da lavoro/combattimento: un'alterazione considerata aberrante, meno che umana, dai puri terrestri. Alterazione che causa molto spesso la morte.
La storia comincia su Marte, si sviluppa nello spazio e si conclude sulla Terra.
Ci sono 4 protagonisti principali: due oprhans, una nobile marziana, un ambizioso terrestre.
Orga è il classico leader costretto, il più vecchio degli Orphans, il più intelligente e carismatico: tutti lo considerano il capo, senza mettere in discussione il suo comando. Lui considera tutti la sua famiglia e vuole portarli in un posto migliore, dove possano essere e vivere decentemente.
Mikazuki è il suo braccio destro: piccolo di statura senza sembrare giovane, è un killer senza scrupoli, ossessionato dal sogno di Orga. E' l'uomo che fa e farà di tutto per realizzare il sogno degli Orphans. Mikazuki è anni luce lontano da Heero: non è taciturno, non è enigmatico. E' chiarissimo nelle sue idee, è anche lui intelligente e non si nasconde dietro apatia e finta freddezza: Mikazuki è realmente uno psicopatico e larga parte delle sue battaglie sono presentate come scontri di classe tra i nobili, acculturati e cavallereschi soldati dell'esercito terrestre, contro il bestiale selvaggio incapace di capire o rispettare l'etica delle battaglie... perché per Mikazuki non esistono battaglie alternate a stati di pace, lo stato di combattimento è costante e non lascia nessuno spazio per distrazioni o cazzate.
Mikazuki ucciderà e distruggerà qualsiasi cosa senza la minima esitazione, anche Orga stesso dovesse mai vederlo distrarsi dal loro sogno comune.
Questo è un altro aspetto straordinario della serie: Orga e Mikazuki sono amici ma Orga è anche spaventato (non terrorizzato) da Mikazuki, dal suo drive senza compromessi.
La nobile marziana è una ragazzina viziata che non capisce niente di guerra, privilegio o altro: sogna un mondo libero dove tutti sono uguali, durante la storia scoprirà il prezzo di sangue di questo suo sogno, scoprirà anche la forza di sporcarsi le mani per ottenerlo.
L'ambizioso terrestre è un soldato e un nobile, ed è l'uomo con la maschera della serie: non è esattamente il villain di turno (lo sarà!) perché anche il suo sogno è quello di un mondo migliore, un sogno che passa attraverso la riforma del sistema terrestre, che lui vede corrotto e decaduto.
Per riformare la Terra, userà chiunque (quindi gli Orphans e il simbolo della Libertà) e non si farà scrupoli a tradire amici e famiglia.
In questa prima stagione di Orphans, questi 4 sogni in qualche modo coincidono e vengono portati avanti con alleanze temporanee o più durature. Inevitabile che si passi alla morte nella prossima.
A proposito di morte, anche in questa serie di Gundam ci sono personaggi con la stella della morte appoggiata in fronte, prevedibilmente moribondi dalla prima apparizione in scena: tuttavia c'è vera drammaticità nelle loro morti, si vede quella diversa sensibilità apportata dai nuovi autori nel modo in cui vengono trattati questi drammi.
C'è qualcosa di Votoms in Orphans.
I temi sono molto forti: uccisioni a sangue freddo, bambini soldato, criminalità organizzata, schiavismo; sono temi rappresentati in modo diretto e crudo, senza quei simbolismi cazzoni abituali di Gundam.
Ci sono state critiche in Giappone contro una serie di Gundam fatta così, non intesa per bambini, ma il successo è stato immediato e internazionale.
Orphans non era nata per avere 2 stagioni, e infatti la prossima serie di Gundam è già programmata e prossima ad andare in onda (la versione tv estesa di Unicorn): 25 episodi avrebbero dovuto essere tutto e quanto per questo esperimento. Il successo ha spinto la produzione a cambiare idea, ci sarà una seconda stagione, a quanto pare già nel 2016.
Questa decisione ha, sicuramente, modificato i piani per il finale della serie: ci sono personaggi che avrebbero dovuto evidentemente morire che sono, invece, sopravvissuti, e quello che avrebbe dovuto essere uno scontro finale si è trasformato in 'solo' un'altra battaglia.
C'è un finale, ed è ben fatto, ma non è il Finale.
Quale che sia stato il risultato, la notizia di una seconda stagione è bellissima.
Parlando di bellissima, e anche struggente, prima di chiudere bisogna assolutamente citare la prima ending song, Orphan's Tears by Misia. Spesso (scelta rara nel mondo giapponese) integrata organicamente nel finale degli episodi e talmente apprezzata da ricomparire anche dopo il passaggio della serie al secondo ending, per sottolineare un episodio particolarmente importante.
I fan di Gundam più giovani, cresciuti a Seed e 00, o quelli un po' meno giovani, amanti di Wing, potrebbero non apprezzare Orphans; i fan delle belle storie e dell'animazione non potranno che amarla.