Three Moments of an Explosion - Stories (Id, 2015): seconda raccolta di racconti per China Mieville, terza volendo considerare il 'chapbook' autoprodotto e regalato nel 2013.
Qui si raccolgono 28 racconti di varia lunghezza scritti dal 2009 al 2015, alcuni già pubblicati altri nuovi realizzati per questo volume. Secondo la wiki sono 10 già pubblicati, 18 nuovi; secondo il volume stesso, nei credits, 16 precedentemente pubblicate, 12 nuove.
Cambia poco, alcune delle storie erano e sono ancora disponibili online, alcune di queste le avevo già proposte qui sul blog.
L'idea base di questi racconti, indipendentemente dal fatto che siano lunghi le poche pagine di una storia breve, le un po' più pagine di un racconto o le quasi pagine di una novella, è mettere in tutta una nuova prospettiva le sperimentazioni di Mieville con i suoi romanzi.
In questi racconti, gli esperimenti su lingua e concetti assumono livelli da mad science.
Certamente è vero che le raccolta di racconti siano spesso, onestamente, esercizi stilistici fini a se stessi per mettere alla prova tecnica e capacità di un dato autore, mancando di largo respiro tendono a dover/poter solo stupire attraverso la propria natura.
Ogni racconto gira intorno alla classica 'big idea' che viene sviluppata in modo più o meno approfondito, l'immaginazione dell'autore è straordinaria ma è ancora più straordinaria la sua capacità di vedere immagini nuove in cose vecchie, di partire da contesti noti per arrivare all'inaspettato; il linguaggio... beh, Mieville è l'unico autore che mi costringa ancora a leggere con il dizionario sotto mano per riuscire a interpretare/ricostruire il senso dei suoi neologismi, o alla ricerca della parola preziosa e rara.
Molti racconti portano una narrazione mista che può comprendere dialoghi con il lettore, terza persona che passa alla seconda, alla prima e di nuovo indietro.
In modo assolutamente non conforme alle definizioni ufficiali, assolutamente non avevo voglia di mettermi a contare le parole, ho messo tra parentesi, dopo i titoli, le seguenti diciture: SB, storia breve meno di 10 pagine; R, racconto meno di 20 pagine; N, novelette sopra le 20 pagine.

"Three Moments of an Explosion (SB)": eccezionale fama per questa brevissima esplorazione di un esplosione nel futuro, da forma di marketing a sport estremo, a elemento sovrannaturale. Prima, durante e dopo un'esplosione.
"Polynia (R)": di questa sono sicuro avessimo già parlato. Improvvisi e stabili iceberg volanti sui cieli di Londra, loro impatto sulla società e il mondo, esploratori civili e militari.
"The Condition of New Death (SB)": un essay sulla nuova 'quiddity of deadness' vissuta dall'umanità. Quando l'unnatural diventa natural, il vecchio natural diventa old-natural. I corpi morti non rimangono più morti allo stesso modo (niente zombie, solo diversamente morti).
"The Dowager of Bees (R)": solo i giocatori di carte più esperti sanno che, in determinate e imprevedibili circostanze, dal mazzo possano saltare fuori carte segrete con regolamenti segreti che possono alterare la vita di un uomo.
"In the Slopes (N)": Elam, isola vulcanica da qualche parte nel mondo, è sede di un gigantesco sito d'interesse archeologico amichevolmente noto come 'L'Altra Pompei'. Case, attrezzi, uomini e donne coperti dalla lava, calchi di corpi e tutto il resto del pacchetto. Con un'unica, piccolissima differenza.
"The Crawl (SB)": sceneggiatura per il trailer di uno zombie movie dove gli zombie evolvono in qualcosa di nuovo.
"Watching God (R)": uhm... boh. Un'isolata comunità costiera è da sempre visitata da misteriose navi che attraccano poco lontano dalla cosa. Alcune naufragano sugli scogli, altre vanno via. Nessun contatto con i nativi, non si vede equipaggio. I nativi hanno sviluppato tutta una mitologia intorno a queste navi. C'è probabilmente un significato metaforico neppure troppo nascosto, non l'ho colto.
"The 9th Technique (R)": soldati che trafficano in artefatti magici generati da catalizzatori emotivi.. aka: guerre. Magia degli insetti e prosa sperimentale spinta un tantino troppo in là: alcune frasi sono talmente artefatte da risultare scarsamente comprensibili, letteralmente.
"The Rope Is the World (SB)": ascensore spaziale come mondo isolato. Non proprio originale.
"The Buzzard’s Egg (R)": godnapped gods. Idoli, divinità rapite per motivi di guerra e il carceriere che se ne occupa durante la prigionia.
"Säcken (N)": classico racconto horror, quasi lovecraftiano. Due donne e una casa in riva al lago.
"Syllabus (SB)": il pamphlet pubblicitario per un corso di tre settimane su viaggi nel tempo, insetti alieni e malattie finanziarie.
"Dreaded Outcome (R)": spiritoso e ironico, quindi molto raro, racconto su una corrente 'estrema' di psicoterapia.
"After the Festival (N)": una festa dove si indossano teste svuotate di veri animali, se le si indossa troppo a lungo succede qualcosa di no buono. Inquietante ma senza un finale definito.
"The Dusty Hat (N)": stravagante racconto di elementi naturali... politicizzati.
"Escapee (SB)": altra sceneggitura per un trailer, questa volta si parla di uomini prodotti in serie. O qualcosa del genere, non è esattamente chiaro.
"The Bastard Prompt (N)": si parla di standardized patient, o simulated patient. Attori che simulano malattie per addestrare giovani medici. E' una vera professione che l'immaginazione di Mieville trasforma in qualcosa di realmente fuori dall'ordinario.
"Rules (SB)": le regole per una versione weird di sciarada, alternate alla storia del primo bambino a fare l'aeroplano. Prosa e lingua particolarmente pulite.
"Estate (R)": di tutti i racconti della raccolta, questo è certamente il meno comprensibile. Non riesco a trovare un modo per sintetizzarne la storia in modo sensato, non c'è una storia da sintetizzare: tizi che vivono in una estate hanno a che fare con animali modificati.
"Keep (N)": nome, non verbo. Fortezza. C'è una strana malattina nel mondo: alcune persone sono infette di qualcosa che scava un fossato intorno a loro. Devono muoversi continuamente, camminare, guidare, qualsiasi movimento va bene: se si fermano, per dormire per esempio, in poco tempo saranno circondati da un fossato.
"A Second Slice Manifesto (SB)": manifesto per un gruppo d'avanguardia pittorica.
"Covehithe (R)": già pubblicato, uno dei migliori racconti di Mieville. Piattaforme petrolifere che prendono vita tipo Godzilla e sviluppano un ciclo biologico tipo tartarughe marine. Petrospectral.
"The Junket (R)": spiritoso articolo scritto da un giornalista di spettacolo a proposito della morte del famigerato sceneggiatore di... il titolo del film non lo voglio scrivere, un action flick ebraico. Jewsploitation.
"Four Final Orpheuses (SB)": racconto più breve della raccolta, 4 interpretazioni del momento quando Orfeo si gira a guardare Euridice.
"The Rabbet (R)": ancora orrore. Una coppia con figlio prende in casa un ospite per arrotondare, un giovane artista.
"Listen the Birds (SB)": ancora un trailer. Uccelletti e psicosi. I trailer sono decisamente aggiunte inutili al libro.
"A Mount (SB)": un bambino piange davanti a un cavallino finto.
"The Design (N)": la raccolta conclude in bellezza con una storia d'inghilterra e medicina vittoriana, vicina a Jack the Ripper e Frankenstein, praticamente un penny dreadful.

Mieville, come più volte ribadito, è uno dei miei 3/5 scrittori viventi preferiti: probabilmente il preferito in assoluto. Questa raccolta di racconti è di altissima qualità, ma non è la sua forma espressiva più riuscita: Peter Beagle è un molto migliore scrittore di racconti, Ted Chiang è il migliore. E' comunque una fantastica lettura arricchita da alcuni pezzi decisamente di qualità superiore, quasi sempre i testi più lunghi.
Il 2016 vedrà due nuove pubblicazioni di China Mieville: This Census-Taker, romanzo breve in uscita tra pochi giorni; The Last Days of New Paris, nuovo romanzo in uscita estiva (4 anni dall'ultimo, deludente Railsea). Sarà un grande anno.