Lui è Tornato (Er ist wieder da, 2012): "Non era tutto sbagliato". Provocatorio romanzo satirico di quasi esordio per Timur Vermes, scrittore e giornalista tedesco. Edito e tradotto in italia da Bompiani.
Adolf Hitler si risveglia in un campo, 56 anni e in uniforme: il suo ultimo ricordo è una chiacchierata sul divano, nel bunker con Eva. Si risveglia nel 2011.
E' raccontato in prima persona e descrive la rapida ed eccezionale nuova ascesa del Fuhrer nella Germania contemporanea, inizialmente come fenomeno virale su youtube, poi cabarettista in un programma tv (una specie di Borat ancora più sconveniente), poi conduttore televisivo in proprio e nuova icona culturale tedesca.
Ho appena avuto una fulminazione: nel romanzo Hitler passa da sciroccato barbone aiutato da volontari, a Borat a Beppe Grillo, comico e politico urlatore nazista con idee assolutamente logiche da ascoltare, tragiche da riflettere.
Sono quasi 500 pagine, l'ultimo centinaio è però integralmente composto di note e riferimenti a supporto della caratterizzazione data del personaggio. Il romanzo in sé è stato un successo internazionale, facilmente comprensibile a tutti i non tedeschi: c'è giusto qualche riferimento di cronaca politica, ci sono le note.
Hitler è presentato come un buon megalomane dotato/convinto di essere dotato di assolute capacità mentali, certamente oratore seducente e smart nelle discussioni, eccellente nelle relazioni e nella comunicazione.
La parabola mentale è ancora più intrigante di quella professionale: inizialmente Hitler è fuori posto, fuori tempo, le sue parole e idee vengono prese per comiche perché scambiate per ironia, per satira; i suoi comportamenti eccitano la rete e il pubblico perché, pur essendo un soggetto stra abusato dai comici tedeschi, questo Hitler risulta fisicamente fedelissimo, perfetto nella mimica e molto più seriamente estremo di quanto si sia mai permesso un comico legittimo.
Verso metà romanzo, Hitler ingrana e si adatta alla Germania contemporanea: ai nuovi strumenti di propaganda, alla comprensione della sua posizione storico-culturale, allo sfruttamento delle nuove tecnologie e delle nuove relazioni per riavviare la sua carriera politica.
In breve tempo, afffascinati o per ridere, le persone intorno a lui cantano sieg heil, salutano alzando il braccio, etc etc.
La legge e la politica tedesche lottano contro questo fenomeno, e perdono perché nessun politico contemporaneo è al pari di Hitler, e le leggi dello spettacolo vincono su quelle dei governanti.
La parte finale del romanzo è la migliore, Hitler diventa un personaggio totalmente positivo con mire politiche ma per niente schifato dalle possibilità di una vera carriera nello spettacolo.
Lui è Tornato fa seriamente ridere in alcuni passaggi, risulta troppo lungo in altri.
Complessivamente è un'ottima lettura e insolita.