The Asterisk War (Gakusen Toshi Asterisk): questa stagione animata ci sono stati due anime straordinariamente simili, questo e Chivalry of a Failed Knight, praticamente identici specialmente nei primi episodi. Asterisk sembrava quello fatto meglio, Chivalry quello da due soldi: alla fine della corsa, mentre Chivalry ha mostrato sforzi di originalità, Asterisk si è rivelato il peggiore simbolo della stancante ripetitività animata giapponese.
Magia e combattimenti a scuola con harem teen rated. Tratto da una serie di light novel, c'è il manga e adesso c'è l'anime: 12 episodi con una seconda stagione più o meno già confermata per il prossimo anno.
Ci sono un certo numero di scuole che si combattono in un torneo per il dominio del mondo, circa: il vincitore materiale del torneo vedrà realizzato il suo desiderio più grande. Il protagonista, Ayato, è alla ricerca della sorella scomparsa; la protagonista, Julis, vuole soldi per vari motivi nobilissimi.
Poi ci sono altre 3 ragazze di varia età, lunghezza di capelli e dimensioni di tette che sbavano dietro Ayato per vari motivi.
I personaggi più fighi della storia possiedono particolari armi 'maledette' che garantiscono grande potere ma causano effetti collaterali di vario genere.
L'animazione è piuttosto ben fatta, merito del lavoro di A-1 Pictures, e alla regia troviamo l'esperto Manabu Ono, recentemente alle prese con il molto simile The Irregular at Magic High School (che aveva, comunque, qualche altro motivo di originalità/variazione rispetto alla presentazione assolutamente statica e canonica di Asterisk).
Non c'è un vero motivo per definire Asterisk un brutto cartone, è tutto fatto a modo ma è l'ennesima produzione identica a un'infinita sequenza di cartoni tutti uguali prodotti dai giapponesi; se non fosse un periodo in cui ne guardo molti, l'avrei sicuramente saltato.