Crimson Peak: con il tormentato seguito di Pacific Rim ormai definitivamente in stallo, se non proprio defunto, Guillermo del Toro torna al suo puzzolente dark gotico da Tim Burton del nuovo millennio, e lo fa accaparrandosi l'attore icona del momento Tom Hiddleston... affiancandogli un paio di attori da Pacific Rim, un clone di Bram Stoker's Mina, e un'imitatrice di Eva Green versione Penny Dreadful.
Mina è la figlia di un costruttore americano di fine Ottocento, arriva Tom Dracula e la seduce per avere i suoi soldi (Tom è accompagnato dalla sorella il cui segreto si indovina dopo una trentina di minuti, ma solo perché il prologo è orrendamente lungo): se la porta a casa, la casa è infestata.
Mina vede i fantasmi, e i fantasmi vogliono vendetta o aiutarla, o semplicemente fanno i fantasmi e lei li vede. Non è particolarmente chiaro.
La storia è stupidissima, imbarazzante.
Ci vuole metà film perché i dialoghi ti spieghino cosa sia il Crimson Peak del titolo. L'espressione sorpresa di Mina è sorprendente perché è l'unica a sorprendersi per qualcosa di così poco sorprendente, banale e prevedibile.
E' una cagata disprezzabile super trendy fatta per ammucchiare un po' di soldi, spero, da permettere a Del Toro di realizzare Pacific Rim 2, o un altro progetto più intelligente.
Crimson Peak è costruito a tavolino in modo del tutto uguale alle produzioni di Michael Bay, ha lo stesso zero assoluto di valore artistico ma, avendo fantasmi di design al posto delle esplosioni, colleziona allodole e lodi immeritate.