Storida di un Cane che Insegnò a un Bambino la Fedeltà (Historia de un perro llamado Leal, 2015): lo sapevate che la Gabbianella e il Gatto non fosse un'incursione random di Sepulveda nel mondo delle favole? Io no. Negli ultimi 3 anni ne ha scritte altre 3, questa è la terza, ognuna identificabile da elementi comuni nel titolo. E dalla brevità.
Cerchi online 'sepulveda' e 'favole' e trovi un'intervista su un 'nuovo modo di fare politica' attraverso le favole.... la trovate online.
Un cucciolo di pastore tedesco viene trovato dall'onesto e giusto e in armonia con la terra popolo originale cileno, viene cresciuto con amore e tutto va bene. Arrivano i bianchi bastardi, avidi e prevaricatori: uccidono gente del popolo, radono al suolo il villaggio e rapiscono il cane.
Il cane viene picchiato, incantenato, insegnato a dare la caccia agli uomini.
Capita che il cane un giorno venga posto alle calcagna del suo vecchio/vero padrone... non penso sia necessario palesare in che modo il cane insegnerà il concetto di lealtà.
Dunque, a questo punto: se fosse una favola, il messaggio sarebbe quello di prendersi cura dei cani perché sono ottimi animali; se fosse un messaggio politico, il contenuto sarebbe odio verso lo straniero e i suoi costumi.
Scritto bene? A dire il vero è scritto in modo normale, senza particolari colpi di genio stilistico o narrativo.