Mr. Holmes: trenta anni dopo Young Sherlock Holmes (in Italia, Piramide di Paura) di Barry Levinson, film che in tv daranno almeno due volte l'anno, Bill Condon ci regala Old Sherlock Holmes.
Chiaramente non ci sono veri rapporti tra i due film, ma è curioso che siano passati un numero esatto di anni tra l'uno e l'altro.
Bill Condon fu regista di Gods and Monsters, qui torna a collaborare con Ian McKellen per una nuova versione di Sherlock Holmes.
Chiamata solo Mr. Holmes per ovvie ragioni.. non confondere con solo Sherlock la serie tv.
Tratto da un romanzo di Mitch Cullin (non so chi sia), la storia racconta di un vecchio, molto vecchio Sherlock Holmes ritiratosi in campagna, prossimo alla senilità con un fisico debilitato e, soprattutto, problemi di memoria.
Holmes vive con una housekeeper e suo figlio, coltiva api e cerca di scrivere un libro sul proprio ultimo caso. Il caso che lo fece ritirare. Il caso che gli ha cambiato la vita. Sfortunatamente, Holmes non ricorda più come sia andato il caso, quindi non ricorda più perché i motivi del suo ritiro, solo i sentimenti.
Psicologicamente è un film notevole.
Il film segue due binari temporali: vecchio-vecchio-ritirato, meno-vecchio-ultimo-caso-flashback.
Il trucco e l'interpretazione di McKellen per il vecchio-vecchio-ritirato sono eccezionali: chiunque abbia (avuto) un parente sopravvissuto troppo a lungo, un nonno o chi altro, arrivato ben oltre l'età della salute, rimarrà impietrito a vedere la qualità dell'interpretazione e del make up.
Se non fosse per il McKellen meno-vecchio, non avrei neppure creduto trattarsi di un'interpretazione + trucco.
Film lento, regia con qualche sprazzo ma generalmente piatta, soliti giochi narrativi di deduzioni, bravi gli attori, buono il finale, certe parti nel mezzo avrebbero potuto essere eliminate o abbreviate: tutte le scene del Giappone, per esempio. Hiroyuki Sanada in da house.
Molto del film gira intorno al rapporto tra il vecchio Holmes e il figlio della governante... considerando la trama del precedente film di Condon+McKellen, è facile sollevare un sopracciglio all'assenza di memoria storica.